‘Ndrangheta di Lonate Pozzolo, chiesti 16 anni per Casoppero e dai 7 ai 10 anni per i De Novara
Nel processo bis contro alcuni fiancheggiatori della locale di Legnano-Lonate Pozzolo il pm Alessandra Cerreti ha chiesto pene pesanti per i sei imputati

Dopo un giorno e mezzo di requisitoria il pm Alessandra Cerreti ha chiesto pesanti condanne per i sei imputati nel processo Krimisa bis in corso a Busto Arsizio. La condanna più pesante (16 anni di carcere) è stata chiesta per Cataldo Casoppero, imprenditore edile originario di Cirò Marina ma da decenni stabilmente residente a Lonate Pozzolo, Cristoforo De Novara a 10 anni di reclusione, Antonio De Novara a 7 anni, Sandra Merte, Giandomenico Santoro e il commercialista Gianpaolo Laudani a 5 anni e Giuseppe Rispoli a 5 anni e 6 mesi. L’unico ad aver ottenuto le attenuanti generiche è stato proprio il Laudani «per la condotta processuale corretta che ha mantenuto. Sempre presente alle udienze e disponibile a rispondere alle nostre domande» – ha detto ancora il pm.
Dopo l’agitata udienza di ieri la pm della Dda di Milano è tornata sulla decisione di comunicare durante l’udienza la notifica della conclusione delle indagini a carico dell’avvocato Francesca Cramis, difensore di Laudani: «Non ho avuto nulla da dire sulla conduzione della difesa da parte del legale di Laudani ma il tono sarcastico dell’avvocato di Laudani nei confronti del mio testimone perché tremava durante la deposizione l’ho trovato inqualificabile. Da quando ha deciso di raccontare quello che vissuto con De Castro ha subìto diversi atti intimidatori tra i quali buste con proiettili e il tentato avvelenamento dei suoi cani. Il teste aveva paura ed è venuto qui a rendere le sue dichiarazioni. Ho deciso di rendere noto l’avviso di conclusioni indagini per una mia precisa stratregia processuale. Qualcuno ha detto che ho tirato fuori il coniglio dal cilindro parlando di fatti risalenti a due anni fa ma bastava leggere la data del provvedimento che è del 16 settembre del 2020».
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Non ringrazierò mai abbastanza l’Unitá d’Italia e la decisione di far venire a svernare al Nord mafiosi ed Ndranghetani. Le mele marce contaminano tutto il cesto.