L’autunno caldo di Antonelli. Palaginnastica e illuminazione pubblica per giocarsi il secondo mandato
In ballo due palazzetti (per il ghiaccio e per la ginnastica) e il rifacimento della malandata illuminazione pubblica. Il sindaco dovrà sciogliere i due nodi in tempo utile per ottenere l'investitura
Tra ottobre e novembre il sindaco Antonelli si gioca una buona fetta della sua credibilità e delle sue chance di ricandidatura per un secondo mandato come sindaco di Busto Arsizio. Sul piatto ci sono i due progetti più grossi che la sua giunta ha fino ad ora approvato: la riqualificazione dell’illuminazione cittadina (un affare da 9 milioni di euro) e la realizzazione del campus sportivo di Beata Giuliana.
Per quanto riguarda la realizzazione del Palaginnastica e del Palaghiaccio la data ultima è il 20 ottobre, giorno in cui la cordata messa in piedi da Noka dovrà necessariamente dire se è in grado di realizzare le strutture secondo il progetto di finanza presentato nei mesi scorsi. Gli intoppi sono iniziati a marzo con il lockdown e la pandemia che ha rallentato tutto e ha anche costretto il proponente a verificare se vi fossero ancora le condizioni per andare avanti. Per Antonelli, che continua a riporre massima fiducia ne pool di imprese che punta ad aggiudicarsi i lavori, c’è comunque un piano B che è quello di far partire la realizzazione del solo palaginnastica facendo ripartire subito l’iter per una gara più piccola.
Per quanto riguarda l’illuminazione pubblica, problema non più rimandabile anche per le gravi carenze di luce di cui soffre la città da tempo, Antonelli punta a giocare d’anticipo rispetto alla burocrazia e alla giungla di ricorsi presentati dalle due società che hanno partecipato al bando. Da una parte Citelum che ha già perso due volte davanti al Tar per l’aggiudicazione della gara e la A2A che, pur risultando vincitrice, sta puntando ad ottenere il massimo guadagno economico provando ad ottenere l’annullamento del ribasso d’asta del 14%. In questo caso Antonelli vorrebbe partire entro il primo novembre chiedendo ad A2A di realizzare almeno la parte di lavori che entrambe le società hanno assicurato nelle loro proposte.
Se questi due grossi cantieri non partiranno in tempo utile per l’inizio della corsa alle amministrative c’è il rischio che qualcuno nella sua maggioranza inizia a porre il problema dell’opportunità di ripuntare su di lui alla prossima tornata elettorale.
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