Le ciclabili occupate dalle auto, “un’amministrazione che pensa solo all’auto”
Il segretario del Pd Davide Ferrari, preoccupato dal rischio che il Comune perda i fondi ministeriali per la ciclabilità, critica anche la visione dell'assessore Rech e di Palazzo Borghi

«È grottesco che di fronte a un bando che ha una scadenza ravvicinata si risponda ancora “faremo, vedremo”». Si ri-accende il dibattito sulle ciclabili, di fronte alla disponibilità di risorse (dal Ministero delle Infrastrutture) da intercettare: oggi dalle file del Pd arriva la critica di fronte alle parole dell’assessore ai lavori pubblici Sandro Rech.
Rech ha spiegato che il Comune di Gallarate sta facendo una serie di valutazioni, che passano anche da una idea presentata a RFI, la società che si occupa delle strutture fisse delle ferrovie. Idea che rimane per ora riservata, dice l’assessore, ma che evidentemente si dovrà far concretizzare entro il 25 ottobre, data per la presentazione delle proposte al Ministero
Proprio questa scadenza ravvicinata fa temere al Pd che non si arrivi al dunque. «”Faremo”, “vedremo”. In cinque anni non si è fatto nulla per la mobilità dolce e l’automobile è sempre stato al centro dell’agenda di questa amministrazione» dice il segretario Pd Davide Ferrari.
«Un atteggiamento che emerge chiaro anche là dove Rech dice che una ciclabile è inutile perché gli automobilisti ci parcheggiano sopra. E di fronte a questo non si sceglie, né le ciclabili né una seria politica contro i comportamenti scorretti degli automobilisti»
Tornando al progetto da presentare entro il 25, Ferrari incalza: «Non piacevano all’amministrazione le proposte delle opposizioni? Non importa, potevano comunque avanzare una loro proposta, perché comunque sarebbe stato meglio di niente. Speriamo comunque che si riesca a presentare almeno qualche progetto e che i fondi non vadano persi completamente».
«In generale – continua Ferrari – sarebbe bene avere pronti progetti (non solo per le ciclabili) per essere pronta ad intercettare i fondi, compresi quelli che arriveranno dal Recovery Fund. Un progetto non s’improvvisa dalla sera alla mattina, non è come cambiare i serramenti» (riferimento all’intervento sulle scuole di Madonna in Campagna, finanziato con fondi regionali).
Tornando al merito delle ciclabili, Ferrari rivendica le numerose proposte presentate dal Pd e dalle altre forze di minoranza (comprese «una mozione 2017 e una 2019, mai discusse dalla maggioranza») e ribadisce la centralità del tema bicicletta. Anche citando proprio quelle esperienze che specularmente Rech vede come fallimentari, a partire dalle ciclabili sui grandi assi come viale Monza o Corso Buenos Aires a Milano: «Molte persone sono contente di quanto succede a Milano, gli stessi commercianti di Corso Buenos Aires si sono detti soddisfatti. I genitori dei bambini che vanno a scuola sono contenti del fatto che nelle piazze dei quartieri ci sia meno traffico e possano avere spazio all’entrata e all’uscita di scuola, con le nuove zone a traffico limitato. Qui basta andare in via Cantoni, pieno centro, per vedere uno scenario ben diverso, con auto parcheggiate ovunque sui marciapiedi negli orari di entrata e uscita da scuola». Rech ha anche citato gli esperimenti con i monopattini free flow visti «nei paesi vicini»: «Busto perlomeno ha avuto almeno la capacità di superare l’inerzia e provare a fare qualcosa su diverso» riconosce Ferrari, parlando di una amministrazione di centrodestra.
Dal Ministero pronti 700mila euro per ciclabili a Busto, Varese e Gallarate
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