Anche la brianzola Ksb per il nuovo ospedale pediatrico di EMERGENCY in Uganda

La struttura disegnata da Renzo Piano. Donati sistemi per la linea antincendio, di pressurizzazione per la rete acqua domestica e pompe per la circolazione di acqua calda e fognaria

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Quando alla brianzola KSB Italia S.p.A. è stato proposto di partecipare come fornitore alla costruzione di un nuovo ospedale pediatrico in Uganda, l’azienda ha dato subito la disponibilità per donare i suoi prodotti e la sua esperienza nel settore delle strutture sanitarie. Ed è così che è nata la collaborazione tra la spa di Concorezzo, azienda specializzata nella produzione di pompe, valvole e sistemi  ed EMERGENY ONG Onlus, nata nel 1994, che ad oggi ha lavorato in 18 Paesi e ha curato oltre 11 milioni di persone.

Questa nuova struttura, progettata dall’archietto Renzo Piano, ha lo scopo di fornire cure di chirurgia pediatrica altamente qualificate e gratuite, quindi di ridurre la mortalità infantile in un Paese, dove i dati sono ancora difficili. L’ospedale di EMERGENCY offrirà cure gratuite e sarà un centro di riferimento per i bambini ugandesi e per bambini provenienti da tutta l’Africa. La necessità di questo centro è stata evidenziata anche dai Ministri della Salute africani che fanno parte dell’ANME (African Network of Medical Excellence), la “Rete sanitaria d’eccellenza in Africa” creata nel 2010 e che coinvolge 11 Paesi nella costruzione di centri medici di eccellenza con l’obbiettivo di rafforzare i sistemi sanitari nel continente, creando una strategia comune di risposta ai problemi sanitari dell’area.

L’ospedale di Entebbe è la seconda struttura della rete, dopo il Centro Salam di cardiochirurgia di Khartoum in Sudan.

KSB Italia S.p.A. ha donato diverse pompe destinate alla circolazione di acqua calda e fognaria, sistemi per la linea antincendio e sistemi di pressurizzazione per la rete di acqua domestica. La fornitura: 24 pompe Etaline, 2 pompe Sewabloc, 2 circolatori Calio, 1 sistema SurpressTec, 1 sistema SurpressFire.

L’ospedale è costruito su un terreno di 120 mila metri quadrati, donato dal governo ugandese, ed è un progetto unico anche dal punto di vista architettonico. Una combinazione di eccellenza architettonica con quella ospedaliera, che vuole offrire ai pazienti un ambiente adatto alla cura e alla guarigione. L’ospedale è costituito da un edificio principale che si sviluppa su due livelli per un totale di 9.000 metri quadrati e ha una capienza fino a 72 posti letto. I principali elementi della struttura ospedaliera sono: 3 sale operatorie, 1 sala di sterilizzazione, terapia intensiva (6 letti), terapia sub-intensiva (16 letti), corsia di degenza (50 letti), 1 reparto emergenza, 6 ambulatori, radiologia, laboratorio e banca del sangue, TAC, farmacia, amministrazione, servizi ausiliari, foresteria per i pazienti stranieri. L’edificio è costruito in terra pisé, una tecnica tradizionale che utilizza la terra cruda e aiuta a garantire un’inerzia termica in grado di mantenere costanti la temperatura e l’umidità, e dotato di 2.600 pannelli solari fotovoltaici per soddisfare parte del fabbisogno energetico.

I consumi energetici saranno così minimizzati. Circondato da un ampio giardino alberato, è anche un centro di formazione per giovani dottori e infermieri provenienti dall’Uganda e dai Paesi circostanti. Per questo progetto, EMERGENCY ha potuto contare sulla collaborazione tecnica e sui contributi economici ricevuti da tanti privati e aziende che hanno creduto nel progetto e hanno deciso di sostenerlo.

Maggiori informazioni: https://www.emergency.it/aziende/uganda/

Iniziati a febbraio 2017, i lavori per la costruzione dell’ospedale sono terminati alla fine del 2019, puntando ad avviare le attività sanitarie nei primi mesi del 2020. A causa della pandemia di Covid-19 e delle conseguenti misure restrittive messe in atto da diversi Paesi, tra cui l’Italia e l’Uganda, l’avvio delle attività – previsto per aprile 2020 – è stato rimandato. Parte del personale internazionale che era già arrivato in Uganda per la fase di avvio del progetto è stato riassegnato in Italia, per sostenere la risposta di EMERGENCY alla crisi Covid-19. Nel corso dell’estate si sono completati gli allestimenti, gli arredi e le ultime finiture. Alla luce dei recenti sviluppi dell’emergenza Covid-19 si sta valutando l’ipotesi di inizio attività per il 2021.

«Quando Gino Strada mi ha chiesto di partecipare a questa nuova sfida di EMERGENCY non ci ho pensato due volte, ho detto immediatamente sì! Questo ospedale sarà un modello di eccellenza medica, sostenibilità ambientale, indipendenza energetica e armoniosa distribuzione dello spazio. Vogliamo utilizzare le risorse della terra, l’acqua e il sole, i migliori traguardi della modernità, quelli veri. L’ospedale sarà edificato sulle rive del Lago Victoria, circondato da natura e alberi. La vegetazione sarà l’orizzonte dei piccoli ospiti, gli alberi come metafora del processo di guarigione», afferma Renzo Piano, architetto del centro.

«Abbiamo deciso di aderire a questo importante progetto, che porterà un nuovo ospedale in Uganda, in quanto rispecchia la nostra visione aziendale. Da sempre KSB Italia si impegna in iniziative a scopo benefico e sociale. La nostra azienda, che investe molto nel welfare, mettendo al centro il benessere dei propri dipendenti, in questo specifico caso è stata onorata di poter supportare la nascita di un ospedale proprio laddove ce n’è più necessità. Siamo anche orgogliosi che professionisti come Renzo Piano e quelli dell’Ufficio Tecnico di EMERGENCY abbiano optato per la qualità dei nostri prodotti per questa eccellente realizzazione», ha dichiarato Riccardo Vincenti, Consigliere Delegato KSB Italia S.p.A.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Novembre 2020
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