Montalbetti al sindaco di Arcisate: “Basta con i bollettini di guerra”
Il coordinatore provinciale di Lombardia Ideale e consigliere comunale di Arcisate risponde al sindaco Cavalluzzi in merito alle comunicazioni sui dati del coronavirus
Maurizio Montalbetti, coordinatore provinciale di Lombardia Ideale e consigliere comunale di Arcisate risponde al sindaco Cavalluzzi in merito alle comunicazioni sui dati del coronavirus.
«Adesso basta. Sono stanco di vedere come il Sindaco Cavalluzzi, pur di poter apparire e avere visibilità, faccia bollettini di guerra quotidiani e descriva Arcisate come il luogo peggiore dove stare in questo momento, prospettando peggioramenti nel breve periodo – scrive -. Con questo non voglio dire che la situazione sia rosea e non ci siano problemi, né tanto meno essere tacciato di negazionismo, anche perché ho preso il virus e sono stato a casa quasi un mese prima di negativizzarmi. La critica che si muove al sindaco e a tutti quelli, giornalisti in primis, che trasmettono solo terrore è di leggere i dati con il solo scopo di generare paura nelle persone, perché si sa una catastrofe genera molta più visibilità e oggi quello che conta sono solo “i like o i click”».
Montalbetti continua: «Se si vuole informare la popolazione, in primis bisogna dare notizie utili, senza dover per forza assecondare la brama di pettegolezzi di molte persone, che dopo il bollettino, cercano morbosamente di capire chi sono i contagiati o le persone in ospedale. Qual è il valore aggiunto che da il sindaco rispetto al bombardamento di dati che abbiamo già dall’informazione tradizionale? Consiglio quindi al sindaco di evitare le apparizioni quotidiane del “terrore” e continuare a portare avanti iniziative più concrete per aiutare la popolazione, grazie al lodevole aiuto della protezione civile, degli alpini e dei volontari tutti. Io stesso e tutto il gruppo di Arcisate Ideale abbiamo dato la nostra disponibilità al sindaco per azioni concrete o per risolvere dubbi circa le infinite norme e restrizione dei vari DPCM, ma evidentemente c’è troppa paura di perdere la scena e il ruolo da protagonista. Rinnovando la disponibilità per qualsiasi collaborazione, attendo le critiche e gli insulti per non essermi schierato con quelli che vogliono trasmettere solo paura in questo periodo già difficile».
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