Due milioni per un palasport-modello: la Regione investe su Masnago

La proposta avanzata dal consigliere Cosentino è la "somma" del lavoro congiunto tra Regione, Comune e Pallacanestro. Il presidente Vittorelli: "Una grande gioia: strutture del genere sono fondamentali per lo sport di oggi"

palazzetto varese pallacanestro

Due milioni da Regione Lombardia per completare il palazzo dello sport di Masnago, adeguarlo ai tempi attuali con una serie di spazi moderni da sfruttare sia al momento delle partite sia lungo la settimana e consentire così alla Pallacanestro Varese di ottenere dei ricavi non legati alla semplice gestione sportiva.

L’idea, nata tempo fa grazie a un asse solido tra società, comune e regione è in dirittura d’arrivo visto che nei prossimi giorni il consiglio regionale discuterà del bilancio per il periodo 2021-2023 e quindi anche di questo finanziamento destinato al “Lino Oldrini” di Masnago, impianto oggi denominato Enerxenia Arena per ragioni di sponsorizzazione.

Ad avanzare la proposta ufficiale sarà Giacomo Cosentino, consigliere regionale della lista Orizzonte Ideale (legata alla maggioranza del presidente Attilio Fontana): sulla carta il progetto che dovrà essere finanziato servirà a completare quel secondo anello del palazzetto rimasto incompiuto ai tempi della “tangentopoli varesina”. L’aumento di volumi offerto da questa operazione servirà a ricavare spazi per la ristorazione, una serie di cosiddetti sky box (6 o 7) con vista sul campo di gioco e un’area destinata a museo del basket lombardo, visto appunto che i fondi provengono dal Pirellone.

«Per noi è una grande gioia apprendere di questa proposta e ora ci auguriamo che tutto fili liscio al momento della discussione in consiglio. Avevamo lavorato di comune accordo per ricevere una parte di questa cifra, sapere che ora la Regione è disponibile a coprire l’intera spesa ci fa molto piacere» spiega a Varesenews il presidente della Pallacanestro Varese, Marco Vittorelli.

Il club biancorosso ha in concessione (almeno) fino al 2031 la struttura di Masnago e si sta spendendo da tempo insieme a Comune e Regione per trovare una soluzione migliorativa per il palazzetto. «Siamo fermamente convinti del fatto che, da qui a pochi anni, se una società non potrà fare conto sui ricavi provenienti dalla propria “casa”, non potrà reggere le spese. Per questo, come Pallacanestro Varese e con l’attuale consiglio abbiamo investito tanto sul fronte del palazzetto tra spazi interni, parquet, tabellone multimediale, sale pesi, uffici e via discorrendo. Ora c’è questa opportunità fondamentale: il palasport potrà vivere sette giorni su sette anche al di là dell’attività sportiva, che pure resta fondamentale, e ciò servirà anche a tutta la zona di Masnago. Pensiamo all’utilità del ristorante, del negozio ma anche degli sky box che durante la settimana si trasformeranno in sale riunioni a disposizione delle aziende che potranno affittarle una tantum oppure per l’intera stagione».

Vittorelli, prosegue: «Una volta che si ha a disposizione questa struttura si può legittimamente aspirare anche a livello sportivo ai piani alti, Eurolega compresa in caso di deroga sugli spettatori. Il contrario non è possibile: avere tanti soldi per costruire la squadra non dà comunque diritto di giocare in un palasport inadatto. Quindi il passaggio che verrà discusso in Regione è particolarmente importante per un club come il nostro».

«Questo intervento è un’occasione storica per Varese, attesa dagli anni ’90 – spiega Giacomo Cosentino – che il Consiglio regionale non può farsi sfuggire. Servirà a far vivere, così come avviene in altre realtà internazionali, il palazzetto durante tutto l’arco della settimana eliminando, al tempo stesso, lo stato di degrado di tutto il comparto retrostante la struttura».

Il progetto del palasport ristrutturato, dal quale si partirà, è quello preparato dal professor Riccardo Aceti che, tra l’altro, ha consentito al Comune di partecipare a un ulteriore bando – quello denominato “Sport e Periferie” – con l’intento di ottenere ulteriori finanziamenti per sostenere le spese di rinnovo di una struttura che proprio nei giorni scorsi ha compiuto 56 anni, dato che l’inaugurazione avvenne nel 1964, poco dopo il secondo scudetto vinto dalla Ignis.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 11 Dicembre 2020
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