Elio ricorda Lucio Moderato: “Il Covid si è portato via un gigante, generoso, coraggioso, buono”
Sulla sua pagina Facebook il popolare artista ricorda lo psicologo e psicoterapeuta della Fondazione Sacra Famiglia ucciso dal coronavirus

Un’amicizia nata dal rapporto medico paziente e cresciuta nel tempo. Un impegno al fianco di chi lottava per dare un’opportunità e la dignità di vita a bambini e adulti affetti da autismo.
La morte del professor Lucio Moderato, ucciso dal Covid, ha lasciato un vuoto enorme tra quanti lo avevano conosciuto e apprezzato.
Tra i tanti ( qui il ricordo di Cristina Finazzi) anche Elio, del gruppo Elio e le storie tese, che ne era diventato amico s sostenitore.
Sulla sua pagina Facebook lo saluta così:
Il covid è maledetto e fa danni gravissimi, incalcolabili.
Ieri mattina si è portato via anche il grande Lucio Moderato, un gigante, generoso, coraggioso, buono, sempre in prima linea, una luce nel buio della disperazione di tanti. Una morte stupida e evitabile, che mi riempie di tristezza. Una tragedia per le migliaia di persone, genitori e figli, che vedevano in lui la possibilità di una vita degna di questo nome grazie alla sua visione lucida e sempre in anticipo sui tempi. Di lui mi restano il fuoco inestinguibile del suo entusiasmo negli incontri a cui partecipavamo insieme; come la recente inaugurazione della “blu home” a Varese, il suo progetto rivoluzionario e unico al mondo; la gioia nei suoi occhi quando sentiva parlare i ragazzi di PizzAut all’apertura della Coop di Monza, il primo supermercato a misura di persona con autismo. Chissà quanti altri progetti avrebbe realizzato. Un esempio di determinazione, tenacia e volontà, lui che aveva sconfitto la sua disabilità e che ora si batteva per quella degli altri, anche di fronte alle sabbie mobili della politica ignorante e incurante. La sua morte è un’ingiustizia enorme, per lui e per noi. Ha scritto bene Gianluca Nicoletti: ”La scomparsa di Moderato assottiglia ancora di più la già esile schiera di persone che in Italia, con competenza e rigore, si occupano concretamente di riprogettare gli schemi vecchi e sorpassati con cui ancora è gestita la neurodiversità in Italia”.
Un abbraccio affettuoso al fratello Paolo, altro raro esemplare di combattente in prima linea.
Ti voglio bene caro amico.
Elio
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