Enti pubblici italiani e svizzeri a confronto
Le esperienze varesine e ticinesi sono state presentate come buone pratiche nell'ambito di GovernaTI-VA, progetto di cooperazione tra istituzioni transfrontaliere
Con una lezione introduttiva sulle forme contrattuali della cooperazione tra istituzioni ha preso il via il primo ciclo di formazione rivolta al gruppo di lavoro di GovernaTI-VA, il progetto transfrontaliero di cui il Comune di Varese è capofila e che si è aggiudicato un finanziamento di quasi 900 mila euro sul fronte italiano e di CHF 85.150 sul fronte ticinese nell’ambito del Programma di cooperazione Interreg V-A Italia-Svizzera 2014-2020.
Oggi, mercoledì 23 dicembre, la formazione sul campo dei funzionari coinvolti è andata avanti con una lezione centrata sui metodi e sugli strumenti di civic engagement: a portare testimonianza sono state Antonella Perrotta per la parte italiana del Comune di Varese e di Simona Corecco per la parte svizzera della Sezione Enti Locali.
Per conoscersi meglio è utile partire dalle esperienze concrete: il Comune di Varese ha presentato il Festival del Paesaggio Nature Urbane, sotto il profilo del coinvolgimento e della collaborazione tra i molteplici attori, sia pubblici che privati, che Palazzo Estense coinvolge ogni anno per la costruzione del programma della rassegna. Gli svizzeri hanno condiviso il lavoro che stanno svolgendo per potenziare la cosiddetta “funzione democratica”, ovvero quella capacità della comunità di essere più di un aggregato di utenti.
«Il progetto GovernaTI-VA si prefigge di promuovere la cooperazione giuridica e amministrativa tra istituzioni transfrontaliere e la cooperazione fra i cittadini e le istituzioni – ha dichiarato il sindaco di Varese Davide Galimberti – Quello appena iniziato è il primo ciclo di formazione rivolto al gruppo di lavoro per allineare e condividere conoscenze ed esperienze: l’attività è trasversale allo sviluppo del progetto, in termini di diffusione di pratiche che possono essere utilmente mutuate dagli attori istituzionali sia svizzeri che italiani, in una reciproca contaminazione virtuosa di strumenti ed esperienze realizzate sui due versanti».
Prossime tappe della formazione tra gennaio e febbraio, con approfondimenti sulla riqualificazione urbana e sulla digitalizzazione come strumento per pianificare, gestire e analizzare i servizi pubblici.
«Ad ulteriore conferma del lavoro e dei risultati che stiamo raggiungendo, oltre alle iniziative culturali, anche la riqualificazione dell’area della Caserma Garibaldi e la digitalizzazione del trasporto pubblico locale sono stati scelti dal gruppo di lavoro come progetti pilota da analizzare tra gli esempi di buone pratiche amministrative», conclude il sindaco.
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