Da IAL Lombardia per “diventare qualcuno”
IAL Lombardia opera nel settore della formazione professionale con 14 unità organizzative dislocate su tutto il territorio lombardo ed è la scelta giusta per chi "non vuole essere invisibile"
“Sì, la rifarei questa scuola”, afferma Fabio, iscritto al corso di panificatore-pasticcere. “È bello, si lavora tutti insieme, si fa gruppo e si porta a termine un obiettivo”. La fierezza traspare dal suo sguardo, lasciando capire senza ombra di dubbio che sta parlando di una passione. Qualcosa che va al di là di un semplice impiego. È quella scintilla che lo fa parlare degli aspetti più emotivi del suo operato, più che delle difficoltà o degli aspetti tecnici. Assieme a lui Nicolas, Anita , Irene, Mirko, e Tiziano: i protagonisti del cortometraggio “Non voglio essere invisibile” del regista Giovanni Panozzo.
È un cortometraggio che parla di scuola, attraverso le testimonianze dirette dei ragazzi. Sono tutti iscritti ai diversi percorsi di formazione professionale dello IAL Lombardia, nelle sedi di Saronno e Gravedona. Professionalità molto differenti tra loro: ci sono i riparatori di motori, i panificatori – pasticceri, gli operatori della ristorazione di Sala Bar, gli estetisti, il corso di acconciatura, gli studenti aspiranti alla qualifica di aiuto cuoco. Alcune professionalità coinvolgono maggiormente la creatività, altre la competenza tecnica; alcune mettono alla prova la forza, altre la delicatezza; alcune richiedono un attento lavoro di pianificazione, altre esigono operazioni condotte con un team di persone, altre ancora impiegano risorse trasversali a molte discipline differenti.
Ma c’è molto di più in ciò che accomuna questi ragazzi, che in ciò che li differenzia: sono ragazzi che non hanno paura di “sporcarsi le mani”, metaforicamente e nella realtà.
“Il corso è molto indirizzato sulla pratica e sulla conoscenza del settore” dice Nicolas, riparatore di motori. “I lunghi periodi di stage servono per farti entrare nel mondo del lavoro.”
Ciò che traspare dai loro sguardi è la ferma consapevolezza di poter agire positivamente sulla vita attraverso la loro professionalità. Cambiare la giornata, propria e degli altri, attraverso il proprio lavoro, mettersi alla prova, aiutare le persone mettendo a disposizione la propria competenza.
Anita, al secondo anno di Sala Bar, sa che: “se la giornata comincia storta, vengono da noi a prendere un caffè e diventano subito felici perché sappiamo sempre prendere le persone e trattarle in modo professionale”.
Realizzare degli obiettivi attraverso le proprie capacità e la propria passione è la cosa che conta di più per i ragazzi dello IAL.
“I giorni in cui dovevo scegliere la scuola sono stati un po’ di indecisione perché non sapevo dove andare ma sapevo che il mondo dell’estetica era la mia passione” ci racconta Irene; “Impari ad avere un autocontrollo diverso perché devi avere a che fare con persone che non conosci”.
La loro smania di futuro, la loro voglia di “esserci”, di valere qualcosa per sé stessi e per gli altri spinge questi ragazzi a superare i propri limiti, a confrontarsi con le proprie insicurezze. Ma non nella dimensione individuale, bensì in quella collettiva.
“Con i miei compagni sto molto bene. Abbiamo imparato a superare le cose insieme: tutte le difficoltà della scuola ed anche le belle cose. Le cose belle sono quelle che si fanno in gruppo” ci racconta Tiziano del corso per aiuto cuoco.
Mirko, acconciatore, conferma: “Mi è piaciuta molto la relazione che si è instaurata tra il docente di laboratorio e gli studenti fin dai primi open day, e questo mi ha spinto a scegliere questa scuola perché è bello trovare della sintonia tra professori e studenti”.
E’ proprio questa la dimensione che caratterizza ed accomuna le testimonianze degli studenti dello IAL: desiderano ardentemente immergersi nella vita della società, facendosi strada grazie alla propria passione. Le parole di Tiziano valgono come manifesto del loro impegno: “Non voglio essere invisibile, voglio diventare qualcuno nella mia vita”
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IAL Lombardia
Unità organizzativa di SARONNO
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