Ad Azzate rispunta l’ipotesi “distretto del commercio”
In una riunione dei capigruppo si è parlato della questione caserma dei carabinieri, messa all'asta, e dell'ipotesi di stringere un patto tra i commercianti di diversi comuni
Una conferenza dei capigruppo con due temi all’ordine del giorno: la caserma dei carabinieri di Azzate che andrà all’asta il 21 gennaio e un “grande ritorno”, il distretto del commercio. L’ hanno chiesto i due capi gruppo di minoranza, Carlo Arioli di “Azzate in Valbossa” e Raffaele Simone di “Insieme per Azzate”. (nella foto d’archivio Simone Raffaele, Carlo Arioli e il vicesindaco e assessore al Commercio Simona Barbarito)
L’obiettivo era fare chiarezza prima di tutto sulla questione della caserma dei carabinieri di via Peschiera che sarà messa all’asta poiché l’immobiliare che l’ha realizzata è fallita: «La cosa più importante era ottenere le rassicurazioni che in effetti abbiamo avuto – dicono Simone ed Arioli – Sembra chiaro che la caserma resterà dov’è e che il nostro territorio non perderà un importante presidio per la sicurezza. Il sindaco Gianmario Bernasconi ci ha garantito che sta facendo tutto quanto è nelle sue possibilità per trattare con il ministero e trovare un accordo sulla gestione della struttura. Una soluzione, siamo certi, si troverà e i militari non dovranno trasferirsi altrove».
Per quanto riguarda, invece, il distretto del commercio si tratterebbe di tornare ad una formula già usata in passato, ovvero stabilire una sorta rapporto stretto tra i commercianti di vari comuni e le associazioni di categoria per promuovere lo sviluppo economico, sociale, culturale del territorio.
In passato in Valbossa, con altre amministrazioni, era nato i “Quatar Cantun” : Morazzone, Azzate, Gazzada Schianno e Buguggiate erano riusciti a realizzare solo alcuni dei progetti in campo, fino al momento in cui l’esperienza si chiuse, nel 2015.
Oggi sarebbe molto diverso; tre le ipotesi messe sul tavolo ovvero quella di unirsi al distretto di Castelseprio, oppure a quello di Sesto Calende/Mornago, infine di crearne uno del tutto nuovo con i comuni limitrofi guidato da Azzate. «Con il sindaco e il consigliere Claudia Miterangelis si è valutato di ascoltare i commercianti di Azzate e valutare con loro quali siano le soluzioni migliori», spiega Carlo Arioli.
«Forse la soluzione migliore sarebbe dar vita ad un nuovo distretto del commercio per la Valbossa – aggiunge Simone – ma davvero mai come in questo caso la parola passa ai commercianti di Azzate»
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