L’opposizione torna a tuonare in difesa del monumento ai caduti: “800 firme per fermare lo scempio”

Fagnano Bene Comune e SìAmo Fagnano continuano a mantenere alta l'attenzione sul progetto di allargamento del campo sportivo dell'Asd Valle Olona

protesta monumento ai caduti fagnano olona

La querelle attorno al parco del monumento ai caduti di via Piave, a Fagnano Olona, non accenna a smorzarsi. A riaccendere i toni della discussione ci hanno pensato, questa mattina, i consiglieri comunali di Fagnano Bene Comune e di SìAmo Fagnano che in una conferenza stampa indetta proprio davanti alle lapidi dei fagnanesi morti durante la Prima Guerra Mondiale, nonostante la pioggia.

Secondo Paolo Carlesso l’amministrazione starebbe creando una cortina fumogena attorno alla vicenda per mascherare gli errori commessi in fase di preparazione del progetto di allargamento del centro sportivo dell’Asd Valle Olona: «Dicono che il parco non sia parte integrante del monumento ma ci sono norme che regolano i beni culturali e non possono essere aggirate. Il parco è stato realizzato insieme ad esso e ne è parte integrante, come tale deve essere soggetto a valutazione della soprintendenza. Noi abbiamo parlato con la soprintendenza che verbalmente ci ha già confermato questo legame e siamo in attesa di un parere scritto».

Non solo. I consiglieri ribattono anche sulla perizia agronomica del 2017 di cui ha parlato l’assessore al Bilancio Gigi Rosa specificando che «in realtà si tratta del censimento degli alberi nel quale vengono segnalate le criticità presenti semplicemente con un segno di pennarello verde ma, se andiamo a vedere, le criticità spesso sono la chioma che cresce storta o problemi risolvibili con una potatura, come nel caso di uno dei platani del parco».

Le opposizioni, poi, spiegano che da parte loro  «c’è stata tutta la volontà di dialogare. Lo abbiamo fatto a novembre dell’anno scorso chiedendo di fermare il progetto e valutare altre soluzioni ma la risposta è stata “andiamo avanti”. Quindi a chi dice che non siamo disponibili al dialogo chiediamo di rinfrescarsi la memoria».

Un passaggio della conferenza stampa è stato dedicato, infine, alla raccolta firme che procede sia on line che in alcuni negozi del paese. Luca Rogora, che è il promotore di questa iniziativa, ha detto che al momento sono state raccolte in tutto 800 adesioni e ha aggiunto che «l’iniziativa è stata pensata per dare un segnale ad un’amministrazione che ragiona come se il Paese e i luoghi simbolo del paese fossero di proprietà privata mentre sono di tutti i fagnanesi. Perchè non chiedere ai cittadini cosa pensano di un progetto così invasivo?».

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 22 Gennaio 2021
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