Bertolaso: “Se ci saranno le dosi, vaccineremo tutti i lombardi entro giugno”

Il Presidente Fontana ha nominato Guido Bertolaso consulente per la campagna vaccinale antiCovid. L'assessore Moratti annuncia che entro fine febbraio inizierà la Fase 2 e la convocazione degli over 80 anni

bertolaso campagna vaccinale

«Saranno ancora difficili i mesi di febbraio e marzo ma da aprile saremo inondati di vaccini e potremo partire con la grande campagna di massa che , sperò, possa finire prima della fine di giugno». Così ha annunciato Guido Bertolaso nella sua prima uscita pubblica da consulente del Presidente di Regione Lombardia per la campagna vaccinale.

LA CAMPAGNA MASSIVA PER 6,6 MILIONI DI LOMBARDI

Nei progetti di Bertolaso la campagna massiva, per 6,6 milioni di lombardi, impegnerà medici, infermieri, il personale di Areu, quello delle aziende ospedaliere e delle strutture socio sanitarie, volontari della protezione civile, delle Croci, medici di medicina generale, ma anche specializzandi del primo e secondo anno oltre al personale di rinforzo inviato dal commissario Arcuri ( circa 650 a febbraio fino a 2500 in estate). Si lavorerà 7 giorni su 7 e 24 ore al giorno.
La data esatta di avvio di questa maxi operazione, però, al momento non è stabilita: «Attendiamo notizie certe sulle distribuzioni dei vaccini» ha spiegato l’assessore al Welfare Letizia Moratti che ha parlato di difficoltà non imputabili al governo ma alla gestione europea. 

I criteri per la scelta dei potenziali centri territoriali e dell’attività di somministrazione saranno di volta in volta da verificare con gli enti locali. Le operazioni saranno gestite dalla cabina di regia formata dal presidente Fontana, dall’assessore alla Protezione civile, Pietro Foroni, dall’assessore al Welfare, dal commissario speciale Guido Bertolaso e si avvarrà delle competenze degli assessorati al Welfare e alla Protezione civile per la logistica, l’infrastrutturazione, l’esecuzione e il coordinamento delle risorse umane: « Sarà una grande opera di Protezione civile – ha commentato Bertolaso che ha annunciato che rinuncia a qualsiasi compenso per questo incarico – Sarà ùuna sfida impegnativa anche dal punto di vista logistico perchè sono diversi i vaccini in arrivo e tutti con modalità di gestione differenti. Sarà impegnativo ma ce la faremo».

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L’AVVIO DELLA SECONDA FASE E IL COINVOLGIMENTO DEGLI OVER 80 ANNI

L’assessore Moratti però, una certezza l’ha dichiarata: entro il 23 febbraio la Fase 1 della campagna vaccinale sarà conclusa.
In alcune case di riposo del Varesotto, però, la campagna non è ancora partita e i tempi sono destinati a slittare rispetto agli annunci: le dosi dovrebbero arrivare in giornata e così iniziare la distribuzione per la prima dose a personale e ospiti dopodichè dovranno passare tre settimane per i richiami. Moratti è fiduciosa che i 320.000 mancanti verranno somministrati entro tre settimane.              

La seconda fase, denominata 1bis, inizierà già il prossimo 10 febbraio e riguarderà 107.425 persone appartenenti a otto categorie: Rsd (residenzialità psichiatriche), centri diurni, assistenza domiciliare, farmacisti, dentisti, odontoiatri e confprofessioni varie, sanità militare, Polizia di Stato, ambulatori accreditati e altri medici liberi professionisti, informatori scientifici del farmaco e altro personale da censire. «E’ in corso una puntuale ricognizione per ulteriori categorie prioritarie – ha puntualizzato Moratti – una raccolta delle informazioni di contatto ed è previsto l’inizio delle somministrazioni a partire dal 10 febbraio sulla base delle adesioni. Dopo questa prima fase che era sulla base di target specifici – ha continuato – occorre però chiarire alcuni punti con il Governo. In particolare serve una Conferenza Stato Regioni nella quale verificare i criteri di distribuzione dei prodotti vaccinali in relazione alla popolazione individuata poiché questo criterio potrebbe generare difformità tra le regioni e non rispondere effettivamente ai bisogni dei cittadini. Per questo sarebbe opportuno avere una definizione centralizzata e condivisa delle priorità per categorie, in modo da poter garantire più uniformità possibile tra le regioni».

 In contemporanea, dal 24 febbraio, inizierà quella per gli over 80, oltre 700.000 in Lombardia. La raccolta di adesioni per gli ultraottantenni dovrà avvalersi del contatto dei medici di base e degli assistenti domiciliari, ma potrà anche avvenire con l’accesso diretto al portale col supporto dei familiari o con il contatto telefonico.

La possibilità di avviare in parallelo le fasi diverse è legata anche alla notizia che Aifa ha autorizzato il vaccino di Astrazeneca anche agli over 55. Le fiale di Astrazeneca arriveranno tra l’8 e il 15 febbraio così da poter far partire le vaccinazioni dal 24 febbraio alle categorie prioritarie tra cui le forze dell’ordine e gli insegnanti del ciclo primario e dell’infanzia,
il personale dei tribunali e del trasporto pubblico locale.

LE CRITICHE DEL CONSIGLIERE DEL PD ASTUTI

«Dalla Moratti abbiamo appreso che non c’è alcun  Piano organizzativo vaccinale anticovid – ha commentato il consigliere del PD Samuele Astuti – Chiediamo lo presenti al più presto in Commissione. Letizia Moratti non ha dato alcuna indicazione sul piano organizzativo, non ha indicato chi contatterà gli anziani, quali strutture saranno utilizzate per i vaccini, quale personale sarà messo a disposizione. Per l’ennesima volta la Regione insegue gli eventi e non pianifica nulla. Tutto quello che ha saputo fare di nuovo l’assessore Moratti è richiamare Bertolaso che, di fatto, va a  commissariare l’attuale struttura welfare, compreso il responsabile della campagna vaccinale Lucchini, appena nominato, evidentemente non considerati all’altezza. Il quadro. Chiediamo all’assessore Moratti di presentare in Commissione sanità un Piano vaccinale anticovid, che faccia chiarezza su organizzazione e responsabilità”.

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Pubblicato il 02 Febbraio 2021
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