Dipendenze patologiche Monti (Lega): “Numeri allarmanti”
Il presidente della commissione sanità in Regione Lombardia commenta: “Andrò personalmente a portare la nostra legge al nuovo Ministro della Salute perché la prenda come esempio”
Si è svolto giovedì 4 febbraio l’approfondimento sul tema dipendenze patologiche nel programma “TL Casa” dell’emittente Telelombardia. Erano presenti il coordinatore della Casa del Giovane di Pavia, Simone Feder, la Presidente della Fondazione The Bridge, Rosaria Iardino, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Milano, Ciro Cascone, e il Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, Emanuele Monti, che è stato primo firmatario e relatore del progetto di legge “Nuovo sistema di intervento sulle dipendenze patologiche”, divenuto legge regionale 23/2020.
«La legge, di cui sono stato il principale promotore, vuole smuovere le acque e dare un segnale forte perché i numeri sono allarmanti. Serve un intervento istituzionale forte, è impensabile che il Governo Conte non abbia nominato nemmeno un sottosegretario al tema delle dipendenze. Quando il Governo che si sta formando in queste ore entrerà definitivamente in carica, andrò personalmente dal Ministro della Salute a portargli la nostra legge affinché ne prenda spunto», ha dichiarato Emanuele Monti (Lega), presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali al Pirellone, durante la trasmissione TL Casa.
«I dati aggiornati al mese di gennaio – ha aggiunto Monti – ci dicono che ci sono circa 4.000 pazienti presi in carico dai Serd, di cui 3.000 per uso di sostanze illecite, 1.500 per cocaina e 1.100 per eroina. La fascia di età maggiormente coinvolta è quella 25-34 anni, immediatamente dietro si trova quella 35-44. Il 36% dei giovani di età compresa fra i 15 e i 24 ha ammesso di aver usufruito di droga almeno una volta nell’ultimo anno. Numeri allarmanti che non possono permettere che le istituzioni ignorino il problema».
«Molto preoccupante – ha aggiunto – è la crescita esponenziale della diffusione delle cosiddette smart drugs, diffuso tramite le nuove tecnologie che permettono ai giovanissimi di reperire facilmente le sostanze illegali. Durante l’attuale periodo pandemico, si è ulteriormente incrementato il delivery delle droghe, ingrassando al contempo i profitti delle organizzazioni criminali che lucrano sulla salute dei nostri ragazzi».
«La nostra legge smuove le acque e vuole far da apripista. La Lombardia ha riformato il sistema e ha messo risorse vere, circa 20 milioni, per sviluppare ulteriormente una rete di servizi già all’avanguardia. A Roma non perdano altro tempo».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Claudio Pilotti su Il disastro del Campo dei fiori finalista con ANSO al premio AICA con il progetto «Scrivo da un paese che non esiste»
Felice su In 15 anni calano del 50% le nascite nell’alto Varesotto: un convegno per ripensare l’infanzia e la genitorialità
Viacolvento su Pace fatta tra commercianti e Comune di Cavaria: "Il sindaco non ha responsabilità"
Felice su "Togliete quelle pellicole: il viaggio in treno è anche il nostro bellissimo panorama"
Felice su Abbandona rifiuti nei boschi della Linea Cadorna: multa da 4.500 euro ad un 60enne
Alfaman su "Togliete quelle pellicole: il viaggio in treno è anche il nostro bellissimo panorama"






Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.