Jakovics va in Ucraina, la Openjobmetis saluta il suo “assaltatore”
La 27enne guardia lettone giocherà a Kiev la parte restante della stagione. Varese avrà un assetto più votato ai lunghi, sconfessando in parte le direttivi di poche settimane fa

È terminata oggi – mercoledì 24 febbraio – l’avventura sportiva di Ingus Jakovics con la maglia della Pallacanestro Varese. La guardia lettone, 27 anni, arrivata alla Openjobmetis nell’estate 2019 per rimpiazzare momentaneamente l’infortunato Clark e poi entrato in pianta stabile da allora in prima squadra.
Jakovics è andato a Kiev per disputare la restante parte di stagione con la maglia del Budivelnyk anche a fronte di un ingaggio che si dice più cospicuo di quello varesino (e di certo qui non si trattava di cifre molto ricche). La Openjobmetis ha acconsentito alla risoluzione del contratto anche in virtù del fatto che Bulleri aveva ora a disposizione sei stranieri per cinque posti, anche se Beane è attualmente infortunato.
Resta il dispiacere per la partenza di un giocatore che – pur tra alti e bassi e una qualità di medio livello – ha sempre dato il proprio contributo alla causa con le sue caratteristiche di assaltatore, specie dall’arco dei tre punti. Con il suo addio, Varese avrà un assetto più lungo visto che rimarranno sia Egbunu sia Morse, con Scola che avrà minuti da ala forte (tutto da verificare in difesa, però…). Resta però anche la sensazione che le decisioni siano dettate dal momento, visto che appena due settimane fa l’assetto scelto pareva essere quello dei tanti piccoli – Jakovics compreso – e di una rotazione tra i lunghi.
A seguire il comunicato ufficiale di addio della società biancorossa.
«Pallacanestro Varese comunica che nella giornata di oggi è stata firmata la risoluzione consensuale del contratto con Ingus Jakovičs. La scelta è stata presa di comune accordo tra il club biancorosso ed il giocatore lettone che negli ultimi giorni ha ricevuto offerte importanti da altri club per il termine della stagione.
Ad Ingus vanno i ringraziamenti per l’impegno profuso nel corso degli ultimi due anni, durante i quali ha dimostrato attaccamento e professionalità risultando un elemento prezioso dentro e fuori dal campo. A lui i migliori auguri per il prosieguo della sua carriera».
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