“L’amministrazione festeggia, gli alberi piangono”
la nota del comitato "Salviamo gli Alberi Gallarate" sugli ultimi sviluppi del piano di Piazza Risorgimento a Varese

Riceviamo e pubblichiamo la nota del comitato “Salviamo gli Alberi Gallarate” sugli ultimi sviluppi del piano di Piazza Risorgimento a Varese.
In questo momento non ci sono né vinti né vincitori. C’è una città che rischia di perdere ancora parte del suo patrimonio arboreo, con la scusa che così si risolveranno i problemi della Piazza della Stazione.
Le stesse motivazioni con cui 14 anni fa si devastò un’altra piazza cittadina (p.zza Risorgimento) e la sua area verde, lasciando inalterati i problemi che si pretendeva di voler risolvere, e anzi accentuandoli.
Anche Piazza Giovanni XXIII vedrà parte del suo verde sacrificata, senza che venga risolto nessuno dei suoi problemi strutturali e sprecando, inoltre, 680.000 euro dei contribuenti?
Noi diciamo NO! Continueremo a difendere il diritto di esistere per queste 8 piante di cui è previsto l’abbattimento (un quarto del patrimonio arboreo della piazza) e invitiamo tutte le cittadine e i cittadini a sostenere le nostre ragioni, che sono quelle di chi vuole lottare per difendere la vita in ogni sua forma. E ricordiamo all’Amministrazione comunale che centinaia di cittadini hanno già espresso la loro contrarietà al taglio degli alberi firmando la petizione del Comitato.
Evidenziamo che il pronunciamento di giovedì della 4 sezione del T.A.R. è solo il rigetto della nostra istanza di sospensione cautelare e che il giudizio nel merito avrà luogo soltanto a luglio.
Il nostro impegno prosegue, sia sul piano legale che su quello della mobilitazione cittadina.
Rimaniamo sconcertati per le dichiarazioni fatte dagli avvocati del Comune di Gallarate, secondo i quali l’inizio dei lavori potrebbe aver luogo già nei prossimi giorni: ciò è in contraddizione con quanto affermato nel cronoprogramma a firma della stessa Amministrazione comunale, depositato presso il T.A.R., dove si colloca temporalmente il taglio degli alberi il 15 marzo. E’ evidente che l’Amministrazione non vuole che il T.A.R. possa entrare nel merito del ricorso e conta di presentarsi in giudizio a luglio con un fatto compiuto e irreversibile, vanificando i possibili effetti dell’esito del dibattimento.
Noi ci appelliamo all’Amministrazione perché non compia un gesto definitivo e irreparabile e prenda in considerazione altre modalità di riqualificazione della p.zza Giovanni XXIII che salvaguardino tutto il patrimonio arboreo: chiediamo che apra momenti di dialogo e confronto con la cittadinanza sul futuro della piazza, dialogo e confronto che ha sempre rifiutato, costringendoci ad agire sul piano legale..
L’Amministrazione di Gallarate dimostri di essere nei fatti, e non a parole, cosciente della sfida ambientale che abbiamo di fronte a noi: si deve iniziare anche dal contesto della propria città, dalle 8 piante di p.zza Giovanni XXIII che incidono direttamente sulla qualità della vita di chi ci abita, per salvare il futuro del nostro Pianeta.
Siamo convinti che la nostra opposizione al taglio degli alberi manifesti la crescente consapevolezza della cittadinanza gallaratese del valore imprescindibile che assume la tutela e la valorizzazione del verde all’interno di tutte le opere che si faranno nella nostra città, in tutte le città. E’ finito il tempo degli slogan e dei “lifting verdi”. Si deve dimostrare con le scelte se si sta dalla parte di chi vuole lasciare alle generazioni future città vivibili e aria respirabile. Questa Amministrazione, che si appresta a decadere, dovrebbe mostrare più saggezza e meno presunzione.
Il Comitato continuerà a lavorare perché vengano preservate tutte le piante presenti nella Piazza, a portare questa istanza in tutte le sedi legali e a lavorare per far crescere la mobilitazione cittadina.
Il Tar non sospende il progetto in piazza stazione (e dà un po’ ragione al Comune)
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