Le storie del Binario 21 in mostra a Ferno

L'esposizione, prima per le scuole e poi aperta a tutti, è curata dall’Associazione Figli della Shoah

Generica 2020

A Ferno la cultura riapre le porte ai propri cittadini con la possibilità di visitare in presenza la mostra “Binario 21”, voluta dall’Amministrazione Comunale di Ferno – Assessorato alla Cultura e Pubblica Istruzione in occasione del “Giorno della Memoria”.

Il Binario 21 (foto wikipedia) è il luogo in cui ebbe inizio l’orrore della Shoah a Milano. Tra il 1943 e il 1945 partirono venti convogli che deportarono gli ebrei verso i campi di sterminio. In tanti partirono, in pochissimi tornarono.

La mostra “Binario 21” è un’esposizione itinerante a cura dell’Associazione Figli della Shoah. I suoi 37 pannelli sono un viaggio nella memoria e ricostruiscono la storia di alcune delle 605 persone tragicamente deportate il 30 gennaio 1944 al campo di sterminio di Auschwitz – Birkenau da un binario fantasma, il Binario 21 appunto, nascosto sotto la Stazione Centrale di Milano. È divisa in due parti: la prima ripercorre le fasi della discriminazione razziale e della persecuzione antiebraica in Italia; la seconda è costituita dalle toccanti testimonianze di alcuni deportati di quel tragico convoglio sopravvissuti alla tragedia, tra cui la senatrice Liliana Segre.

«Fino a venerdì – spiega l’Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione Sarah Foti – la mostra sarà a completa ed esclusiva disposizione della scuola secondaria di primo grado “Benedetto Croce” perché i ragazzi possano prenderne visione. Da lunedì 8 febbraio i pannelli saranno trasferiti nell’atrio del Palazzo Comunale dove resteranno esposti e visitabili fino a mercoledì 17 febbraio compreso».
Nel rispetto delle disposizioni anti-Covid 19 la mostra sarà visitabile su appuntamento telefonico che potrà essere fissato contattando direttamente l’ufficio cultura al numero 0331 242283.

Il 20 luglio del 2000 in Italia veniva approvata la Legge n. 211 “Istituzione del “Giorno della Memoria” in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. “La Repubblica italiana – si legge nell’art. 1 della Legge – riconosce il 27 gennaio data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.

Costituita nel 1998, l’Associazione Figli della Shoah ha fortemente contribuito, sin dalla sua fondazione, alla campagna per l’approvazione della Legge n. 211. La sua intensa attività, incentrata sulle numerose iniziative a favore della sensibilizzazione dell’opinione pubblica e soprattutto dei giovani, l’ha portata a rivestire un ruolo di rilevanza nazionale. Ed è proprio all’Associazione Figli della Shoah che l’Amministrazione Comunale fernese – nella persona dell’Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione – vuole rivolgere uno speciale ringraziamento per la disponibilità e la collaborazione prestate nel rendere possibile l’esposizione della mostra anche a Ferno, malgrado tutte le difficoltà organizzative ed operative imposte dall’emergenza sanitaria in atto.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Febbraio 2021
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