Da Biandronno a Metz, Irene spegne 100 candeline
I nipoti raccontano la bella storia della loro zia che oggi, giovedì 4 marzo, compie cento anni. Migrò con il marito in Francia in cerca di fortuna ma da allora, ogni anno, torna "a casa sua", nel paese in riva al lago

Irene, raccontano i suoi nipoti, è nata a Biandronno il 4 marzo 1921. Prima di tre figli, Luigi e Virginia, subito dopo il matrimonio con Gino Ossola, nel lontano 1948, è emigrata in Francia in cerca di un lavoro, stabilendosi nella cittadina di Metz al confine con il Lussemburgo.
“Mentre il marito Gino lavorava nei cantieri, zia Irene, figlia di contadini, ha gestito per decenni un fantastico orto con relativo frutteto, su una parte del terreno acquistato per costruire la casa dove risiede tuttora, producendo centinaia di vasetti da conserve per l’inverno – dicono i suoi famigliari- . Dal suo matrimonio nacque l’unico figlio Alessandro che con i nipoti Ingrid e Kevin la stanno accudendo in questi ultimi anni, da quando non e più autosufficiente, ma che oggi provano la gioia immensa di poterla abbracciare.
La sua sensibilità e la voglia di comunicare con la gente e di vivere intensamente la vita, l’ha portata a fare per lungo tempo volontariato sia presso l’ospedale di Metz, sia presso le carceri con centinaia di visite, dando conforto morale e supporto logistico sia ai pazienti soli senza familiari sia ai carcerati.
L’attaccamento alle sue radici è sempre stato forte, da quando è emigrata ogni anno nel periodo estivo ha sempre fatto ritorno a Biandronno, i primi anni con il marito in treno, poi in auto con il figlio Alessandro. Tuttora iscritta all’A.I.R.E.(anagrafe degli italiani residenti all’estero) ha trasmesso il forte legame con la sua terra di origine anche ai nipoti Kevin ed Ingrid che stanno completando le pratiche per ottenere la doppia cittadinanza con passaporto italiano.
Chiaccherona, tanta voglia di comunicare con i famigliari in Italia, ci faceva sorridere quando nelle conversazioni faceva un mix tra francese, dialetto biandronnese ed italiano. Il suo stile gentile e grintoso faceva sì che non si arrendesse mai ed è questa sua caratteristica che le ha permesso di raggiungere il grandioso traguardo dei cento anni.
Zia Irene ti facciamo un grande abbraccio che parte da Biandronno ed arriva a Metz: tua sorella Virginia; i nipoti Carlo, Carola, Danila, Eliana, Renzo Tina e Vittoria; i pronipoti Ilaria, Samuele, Sara, Simona e Valerio.
TANTI AUGURI ZIA IRENE!”
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