Enduro Varese risponde alle Gev: «Sui sentieri rispettiamo fauna e persone»
Marco Mondini di EnduroVarese commenta le posizioni delle Gev: «Rispettiamo la fauna e gli altri utenti dei sentieri. Rinnoviamo la nostra disponibilità ad aiutare a tutelare i nostri boschi»

Anche il mondo dell’enduro di Varese commenta l’appello diffuso alcuni giorni fa dalle Guardie ecologiche volontarie (Gev) riguardo gli effetti del traffico di moto, quad e altri veicoli a motore sulla lungo i sentieri boschivi.
Nel loro comunicato, le Gev lamentano la presenza di «parecchie segnalazioni circa la presenza di moto e quad sui sentieri, spesso ad alta velocità e talvolta in gruppo, quasi sempre sprovvisti di targa». «Quando siamo nel bosco – spiega Marco Mondini di EnduroVarese – invitiamo sempre gli enduristi a regolare la velocità, viaggiare in piccoli gruppi e montare la targa. Ci sono delle pecore nere, ma noi appassionati siamo i primi a rimproverarli».
Per quanto riguarda invece il divieto di circolazione dei mezzi a motore nei boschi: «Perché in una strada sia vietata la circolazione – afferma Mondini – è necessario che questo sia segnalato con un cartello, insieme all’ordinanza e all’omologazione».
«Portiamo sempre rispetto alla fauna del bosco e agli altri utenti delle strade – aggiunge Mondini -. Ogni volta che incrociamo persone a cavallo aspettiamo accostati e a motori spenti. Usiamo marmitte omologate poco rumorose e pneumatici con tassellature meno invasivi. È in corso uno studio del Cer Lombardia proprio per stabilire quale sia il reale impatto delle moto sull’erosione dei sentieri».
«È invece la prima volta – afferma Mondini – che sentiamo di mettere a rischio la riproduzione di rane e rospi. So bene dove si trovano le pozze di riproduzione e le evito. Se però se ne conoscono altre sarebbe opportuno segnalarle, perché le potrebbero attraversare anche altre persone a piedi, in bici o a cavallo».
«In ogni caso – conclude Mondini – rinnoviamo la nostra disponibilità ad aiutare le Guardie ecologiche volontarie tenendo un occhio aperto per eventuali rifiuti abbandonati, sversamenti ed episodi di degrado nei boschi».
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