Metamorfosi urbana: via Manzoni sventrata dal piccone democratico

Settima tappa della rubrica di Fausto Bonoldi, che racconta come si è trasformata la centralissima via

Metamorfosi urbana, settima tappa: Via Manzoni

Ogni lunedì, con una passeggiata virtuale, la rubrica “Metamorfosi urbana” vi racconta le trasformazioni che ha subito Varese negli ultimi cento anni, da quando cioè è diventata capoluogo di provincia. A firmarla è Fausto Bonoldi, storica firma del giornalismo varesino che su questo argomento, che tratta da anni nel gruppo Facebook La Varese Nascosta,  ha scritto anche un libro, edito da Macchione, dal titolo “Cara Varese come sei cambiata

Galleria fotografica

Metamorfosi urbana, settima tappa: via Manzoni 4 di 10

GUARDA TUTTE LE ALTRE PUNTATE

Metamorfosi urbana, settima puntata:  via Manzoni sventrata dal piccone democratico

La via Volta, di cui abbiamo scritto lunedì scorso, aveva ed ha la sua prosecuzione nella via Manzoni che, a differenza della strada intitolata al grande scienziato comasco, non è caduta sotto il “piccone risanatore” del Ventennio ma è stata quasi completamente riedificata nella seconda metà del Novecento.  Gli edifici del lato destro, guardando da piazza Repubblica, sono stati demoliti negli Anni Sessanta e Settanta. Chi, come chi scrive, ha una certa età, si ricorderà i numerosi esercizi che  avevano le vetrine sulla strada come il ristorante all’angolo con via Mazzini e la prima pizzeria aperta a Varese da Quinto Zei e molti ricorderanno l’androne in cui erano esposti i libri e i giornaletti usati della Libreria Carravetta, pioniera del riuso.

Metamorfosi urbana, settima tappa: Via Manzoni

 Nella foto d’epoca che mostra lo stesso lato della strada ma visto da via Volta si notano, all’angolo con via Magatti, le vetrine della gastronomia Buzzetti e l’insegna dell’albergo ristorante Manzoni. Sullo stesso lato  il “piccone modernista” ha sacrificato uno degli edifici storici della città, il palazzo della nobile famiglia Alemagna, dalle cui pareti sono stati per fortuna staccati pregevoli affreschi che oggi decorano la vecchia sede del liceo musicale alla Motta.

Metamorfosi urbana, settima tappa: Via Manzoni

Sul lato opposto della via Manzoni, tra il Palazzo Mera-Gorini, all’angolo con via Bernascone, forse l’ultimo edificio Liberty costruito a Varese, nel 1926, su progetto dell’architetto Federico Talamona, e il complesso delle Corti, edificato all’inizio degli Anni Novanta, sono sopravvissute alcune case antiche, in una delle quali aveva sede l’Albergo dell’Angelo, la cui facciata fu ridisegnata nel 1843 dall’ingegner Carlo Ponti.

Metamorfosi urbana, settima tappa: Via Manzoni

Come ricorda Fernando Cova, storico dell’accoglienza a Varese, l’albergo fu citato per la prima volta nel 1599 come locanda dell’Angiolo.  Anche su questo lato parzialmente scampato alla riedificazione si affacciavano noti esercizi come, all’angolo con la piazza, il Caffè Firenze,  ritrovo di sportivi, subentrato allo storico Caffè Verbania e il Ristorante del Ghiaccio. Oltre un arco, in un cortile, da cui si accedeva all’albergo Morfeo, svolgeva la propria attività il ciclista Cervini.

di
Pubblicato il 29 Marzo 2021
Leggi i commenti

Galleria fotografica

Metamorfosi urbana, settima tappa: via Manzoni 4 di 10

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.