Il Pci pronto a correre alle elezioni di Gallarate 2021
Vuole essere alternativa anticapitalista e della lotta di classe. Ma sul piano cittadino parte dal No all'ospedale unico
Anche il (nuovo) Partito Comunista Italiano vuole presentarsi alle elezioni amministrative 2021 di Gallarate. È un obbiettivo a cui il partito anticapitalista sta lavorando da tempo, che ora viene ufficializzato: la sezione gallaratese del PCI «intende presentare alle prossime elezioni amministrative 2021 una lista, in cui appaia il proprio simbolo», dice il segretario cittadino Giuseppe Maffioli.
«È una lista che riteniamo aperta a tutte quelle forze politiche, sociali e a cittadini che condividano, quelle che per noi sono colonne portanti della nostra visione politica dalla società: Antifascismo, Anticapitalismo, difesa dei diritti dei lavoratori, dei cittadini, per una società di uguali, una società socialista»
Il Pci si presenterà dunque con il simbolo con la falce e il martello, lo stesso simbolo (salvo piccole differenze: l’assenza dei puntini nell’acronimo Pci, le aste nere delle bandiere) di quello che fu il più grande partito comunista d’Occidente. «La lotta di classe non è mai finita, e in questo momento storico si sente con più forza la necessità di avere nel Paese una Sinistra capace di rispondere ai bisogni dalla gente a discapito delle pretese economiche, politiche e culturali che il capitalismo sta attuando» dice ancora Maffioli.
Nei mesi scorsi il Pci aveva cercato di confrontarsi anche con Rifondazione Comunista, ma il dialogo non sembrava ben avviato, anche perché i due partiti vengono da storie recenti e da prospettive molto diverse: più “movimentista” Rifondazione, più rigido il Pci (per dire: pochi giorni fa ha commemorato Stalin).
Al di là delle radici storiche, il Pci richiama poi già alcuni temi considerati prioritari: attenzione al tema sanitario, con «il chiaro e definitivo NO all’ospedale unico, no di cui rivendichiamo la primogenitura essendo inserito nel programma elettorale del 2016». Attenzione ai pendolari, con l’idea di «riqualificazione delle aree dismesse delle ferrovie per creare parcheggi gratuiti» e critica all’approccio di Cassani su piazza stazione. E ancora Edilizia Economica Popolare da costruire sulle aree dismesse e attenzione al verde.
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