Rinato alla vita grazie alla Neuroradiologia dell’ospedale di Varese. E le api ringraziano

È una bella mattina di due anni fa, quando signor Federico Tesser si sente male tra le sue arnie nei prati della Valcuvia. Una storia finita bene grazie alla competenza dell'ospedale

Generica 2020

È una bella mattina del giugno 2019 e il signor Federico Tesser è al lavoro come sempre tra le sue arnie a Castello Cabiaglio in Valcuvia, provincia di Varese. Si sente male, cade a terra svenuto, si ustiona con l’affumicatore che stava maneggiando, le api lo pungono ripetutamente.

Un parente che era con lui chiama il 112, pochi secondi e dalla centrale del Numero Unico l’allarme arriva all’elisoccorso e ai Vigili del Fuoco che accorrono prontamente. Ma che cos’ha il signor Tesser? E’ forse uno shock anafilattico causato dalle punture degli insetti? Dall’elicottero che lo sta trasportando a Varese si preallerta il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Circolo. Appena sbarcato viene eseguita una TAC.

Arriva l’equipe del dottor Andrea Giorgianni che subito intuisce la gravità del caso: si tratta di una emorragia da aneurisma cerebrale rotto e bisogna intervenire subito. Si entra dall’arteria femorale e si arriva al cervello dove si ripara il danno vascolare, si contiene l’emorragia. Poi il paziente viene trasferito in Terapia Intensiva e si aspetta sperando che il cervello riesca a riprendere appieno la sua funzionalità. Dopo qualche giorno Federico riapre gli occhi e vede i volti gentili e rassicuranti delle due anestesiste la dottoressa Erica Adale e la dottoressa Valentina Squillace che lo porteranno fuori dal tunnel. Federico dovrà tornare e farsi sistemare definitivamente quel maledetto vaso sanguigno: ci si mette anche il Covid ma finalmente il 15 ottobre dell’anno scorso il dottor Giorgianni gli applica uno stent vascolare e la via crucis del nostro coraggioso apicoltore può dirsi conclusa. 

«Sono vivo per miracolo – dice il signor Tesser ancora commosso –  grazie alla tempestività della macchina dei soccorsi e all’intervento del dottor Giorgianni che ha curato subito l’aneurisma cerebrale. Dopo questa esperienza sono cambiato: apprezzo di più le piccole gioie della vita, la famiglia e ovviamente le mie api. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al mio salvataggio: dai ragazzi del Numero Unico che hanno capito subito dove mi trovavo, all’equipaggio dell’ eliambulanza, al personale del Pronto Soccorso del Circolo e ovviamente al dottor Giorgianni e a tutte le equipe della Neuroradiologia, Neurochirurgia e Terapia Intensiva Neurochirurgica che mi hanno riportato alla vita. Un pensiero grato anche al team della Chirurgia Plastica che mi ha curato le scottature causate dall’affumicatore».
 
«Si è trattato di un intervento molto delicato – sottolinea il dottor Giorgianni, formatosi in Neuroradiologia Interventistica tra Niguarda e Varese, dove lavora ormai da 12 anni in un reparto di 8 medici diretta dal dottor Fabio Baruzzi. Quello che conta sono la rapidità nella diagnosi e la possibilità di intervenire prima che il danno diventi irreparabile. Certo ci vuole una equipe specializzata e di pronta disponibilità H24 e per fortuna del signor Tesser noi a Varese ce l’abbiamo».
 
Ora la vita per Federico è ripresa ma ci tiene ancora a ringraziare tutti, anche i Carabinieri accorsi sul posto, il Vigile del Fuoco che lo ha tratto in salvo dalle api, gli infermieri del 118. «Siete tutti invitati a casa mia a Casciago a gustare il mio miele! Se posso fare un appunto – conclude Tesser – migliorate il menù, dopo un po’ non ne potevo più di brodini e purè!».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Maggio 2021
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