Tragedia del Mottarone, i fermati hanno ammesso: “Il freno non è stato attivato volontariamente”

I magistrati hanno disposto tre fermi, tra cui il gestore dell’impianto, il direttore dell’esercizio e il responsabile del servizio

Generica 2020

Hanno “ammesso” le tre persone fermate nella notte per l’incidente alla funivia del Mottarone. Lo afferma il comandante provinciale dei carabinieri di Verbania, tenente colonnello Alberto Cicognani. “Il freno non è stato attivato volontariamente? Sì, sì, lo hanno ammesso”, dice l’ufficiale dell’Arma ai microfoni di Buongiorno Regione, su RaiTre. “C’erano malfunzionamenti nella funivia, è stata chiamatala manutenzione, che non ha risolto il problema, o lo ha risolto solo in parte. Per evitare ulteriori interruzioni del servizio,hanno scelto di lasciare la ‘forchetta’, che impedisce al freno d’emergenza di entrare in funzione”.

La procura della repubblica di Verbania ha disposto nella notte tre fermi per la tragedia del Mottarone dove domenica scorsa hanno perso la vita 14 persone. La svolta in nottata: i magistrati hanno disposto tre fermi, tra cui il gestore dell’impianto Luigi Nerini, proprietario della società la Ferrovie Mottarone srl, il direttore dell’esercizio e il responsabile del servizio.

La decisione è arrivata dopo una serie di interrogatori durati per tutta la notte fra martedì e mercoledì.

I provvedimenti di fermo dovranno essere convalidati dal gip.

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera la procuratrice Olimpia Bossi ha spiegato che gli indagati erano «materialmente consapevoli» che la cabina viaggiava senza freni dal 26 aprile, giorno della riapertura.

Nei confronti dei tre fermati, per i quali la procura di Verbania chiederà nelle prossime ore la convalida del fermo e la misura cautelare, è stato raccolto quello che il procuratore Olimpia Bossi definisce «un quadro fortemente indiziario». L’analisi dei reperti ha infatti permesso di accertare che «la cabina precipitata presentava il sistema di emergenza dei freni manomesso».

Per gli inquirenti, il “forchettone“, – il divaricatore che tiene distanti le ganasce dei freni che dovrebbero bloccare il cavo portante in caso di rottura del cavo trainane – , non è stato rimosso, gesto «materialmente consapevole», per «evitare disservizi e blocchi della funivia», che da quando aveva ripreso servizio, presentava «anomalie», hanno detto i magistrati all’Ansa.

Sempre secondo la Procura la funivia del Mottarone «era da più giorni che viaggiava in quel modo e aveva fatto diversi viaggi», precisa il procuratore Olimpia Bossi. Interventi tecnici, per rimediare ai disservizi, erano stati «richiesti ed effettuati», uno il 3 maggio, ma «non erano stati risolutivi e si è pensato di rimediare». Così, «nella convinzione che mai si sarebbe potuto verificare una rottura del cavo, si è corso il rischio che ha purtroppo poi determinato l’esito fatale», sottolinea il magistrato, che parla di «uno sviluppo consequenziale, molto grave e inquietante, agli accertamenti svolti».

La procuratrice Bossi aveva spiegato ieri in mattinata di aver visionato alcuni dei video che riprendono i drammatici secondi trascorsi tra il primo sussulto della cabina e la sua caduta. “La cabina era sostanzialmente arrivata al punto di sbarco, si vede che sussulta e torna indietro – ha spiegato il procuratore -. Tutte le registrazioni saranno ora passate al vaglio”.

Secondo la ricostruzione ufficiale dell’incidente la cabina correva al momento dello schianto a 100 all’ora ed è stata catapultata via per 54 metri. Martedì il consiglio regionale del Piemonte è stata dedicato proprio all’incidente della funivia di Stresa.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 26 Maggio 2021
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

  1. Avatar
    Scritto da Felice

    Massì dai, nella regione del “fare” e della “eccellenza” ci sta che venga messa la pezza ad un impianto che trasporta esseri umani a diverse decine di metri da terra.
    Come ha detto un parente delle vittime di Varese fa piacere pensare che mio figlio abbia perso la vita solo per evitare la chiusura di qualche ora e la vendita mancata di qualche biglietto. La regione di Comunione e Liberazione che ha sostituito Dio al profitto veloce si dimostra ancora una volta votata all’unico interesse che unisce Nord e Sud ovverosia i DANE’, gli SHEI, i PICCIOLI….fa ancora più vomitare il balletto di responsabilità tra Comune e Regione…non sappiamo ancora a chi fosse in gestione quella Funivia…ognuno dice la sua versione dei fatti. La precisione e la legalità che è sempre richiesta al cittadino sembra non appartare nelle stanze regionali, un pò come se alla domanda “ma la tua casa è intesta a te?”….voi rispondeste “ma c’è un atto di rogito ma non è stato formalizzato”…quindi?
    A posteri l’ardua interpretazione di questa frase. Nel frattempo i partiti di centrodestra sempre pronti a commentare i finti “disastrini” della giunta Sala ben si astengono nel proferire parola….tace il silenzio stampa nella Regione del Fare (male aggiungo io).
    Speriamo che il processo sia esemplare e ci auguriamo che quello di Genova per il ponte Morandi segua questa fame di verità e giustizia…sapete già vi paghiamo salate autostrade e funivie….se poi ci dobbiamo pure morire perchè qualche manager deve farsi l’ennesimo milione di euro depositato in conto svizzero, beh ….un pò i cosidetti li fa girare.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.