Il “cammino delle maestre” lungo la Via Francisca del Lucomango
Un gruppo di maestre ha percorso alcune tappe della Via Francisca. L’ideatrice della camminata è arrivata a Pavia in dieci puntate, camminando solo nei pomeriggi dopo la scuola
Michela Pomuni, maestra della scuola primaria di San Giovanni Bosco, aveva pensato di intraprendere questo viaggio lungo la Via Francisca in solitaria organizzando le tappe nei pomeriggi dopo la scuola.
«Mio marito era reduce dal cammino di Santiago e mi ha detto che non ci sarebbe stata cosa migliore che fare il cammino in solitaria, lungo la Via Francisca, proprio a due passi da casa mia», ci racconta Michela.
Dopo la prima tappa le cose però sono cambiate, Michela ha riferito della sua esperienza a scuola e il suo gruppo di colleghe, unito da una grande amicizia dopo 25 anni di lavoro, si è dimostrato entusiasta circa l’idea. Così ognuna di loro ha passeggiato per una o più tappe con Michela lungo la Via, in base ai propri impegni. Alcune sono colleghe della stessa scuola come Loredana, Chiara, Ivanita ed Annalisa. Maria Rosaria insegna invece nella scuola primaria di Azzate. Cinque compagne di viaggio che alternandosi hanno simbolicamente accompagnato Michela fino alla quarta tappa, dalla quale ha poi continuato in “solitaria” fino a Pavia. Il tutto in dieci giorni.
La cosa che le è piaciuta di più, ci racconta la maestra, è il fatto di aver potuto fare un’esperienza così bella vicino a casa, facile e ben segnalata: « Ho trovato la Via realmente accessibile a tutti, e lo dice una persona che di camminate non è proprio un’esperta. La cosa bella è stata il poter percorrere le tappe in giorni diversi, tutte unite da un progetto comune. Che è poi diventato condiviso, quando si sono aggregate le mie colleghe. Ci siamo ritrovate a camminare dentro un’idea condivisa, uno spazio da vivere insieme come, quando e dove volevamo
Michela è rimasta particolarmente affascinata dalle zone che ha potuto osservare, percepire e toccare e ha rivalutato molti luoghi. Uno su tutti il tratto lungo il fiume dell’Olona che, nonostante negli anni sia stato associato nell’immaginario ad un fiume inquinato, ha scoperto essere bellissimo: « Un fiume che vale la pena tutelare e recuperare totalmente dal punto di vista ambientale.
Recupero, valorizzazione e sostenibilità sono le caratteristiche di questa Via che, oltre a suscitare stupore e meraviglia per la natura che mostra e l’accessibilità che garantisce, dà nuovi spunti per esaltare ancora di più l’aspetto della solidarietà, del camminare insieme e del fare progetti comuni. Penso sia proprio questo lo spirito del cammino: darsi il tempo per trovarsi, con sé e con gli altri, secondo i propri ritmi.»
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