Il comitato contro la torre a Fagnano: “Le dimissioni del sindaco non dipendono da noi”

Dalla loro battaglia è nato l'ennesimo scontro interno alla maggioranza che ha portato alle dimissioni di Maria Elena Catelli ma il portavoce Guarino precisa: "Non siamo il Villaggio di Asterix"

incontro capannone torre fagnano olona

Il giorno dopo il consiglio comunale in cui in un colpo solo è stato ritirato il progetto per la costruzione del capannone da 25 metri di altezza in Fratelli Cervi e la sindaca Catelli ha presentato le proprie dimissioni irrevocabili, tra i promotori del comitato di quartiere Insieme per il Villaggio, si respira un’aria di serenità ma anche tanta voglia di non abbassare la guardia «perchè l’imprenditore non ha rinunciato al progetto ma lo ha solo rimandato».

Nicola Guarino, uno dei promotori del comitato, non se la sente di festeggiare nonostante, come Asterix, sia riuscito a difendere il villaggio dall’attacco dei romani: «Io non mi sento Asterix e questo non è il villaggio dei Galli come la sindaca Catelli non è Giulio Cesare. Siamo solo gente di paese che ogni giorno si incontra davanti ad un caffè al bar o dal panettiere. Io e gli altri del comitato abbiamo solo difeso un’idea che diceva chiaramente: la torre non deve essere costruita davanti alle case. Non volevamo le dimissioni della sindaca, non era il nostro obiettivo e se è accaduto il problema è da cercare nella sua maggioranza e nella concatenazione di eventi che coinvolge anche la minoranza, la proprietà dell’azienda e il nostro comitato che, ripeto, è uno degli attori di questa vicenda».

Quindi stigmatizza chi, tra il pubblico del consiglio, ha applaudito all’annuncio delle dimissioni: «Ognuno è libero di pensarla come vuole e di impegnarsi per le campagne che ritiene doverose, da parte mia sottolineo due cose. Le idee si possono discutere, le persone si devono rispettare. Quello che è andato in scena ieri sera a seguito della dichiarazione della sindaca, mi riferisco esplicitamente agli applausi da parte di qualcuno, è oltremodo vergognoso e indegno di una comunità che si definisce civile. C’è un limite e un modo per ogni cosa e tutto deve essere ricondotto nell’ alveo che gli è proprio e quell’alveo non può essere che il rispetto per l’altro. Questa è la mia personale posizione che ho espresso anche sui social».

Per quanto riguarda il progetto solo congelato della torre? A chi tocca fare la prossima mossa? «Non sta a noi adesso fare la prossima mossa, vediamo come evolveranno gli eventi. Non ci sentiamo eroi e non siamo contro l’amministrazione. Non vogliamo la torre lì, non la vogliamo vicino alle case che siano le nostre o delle Balzarine o delle Fornaci. Non siamo stati noi a far cadere questa giunta e non era la nostra intenzione. Ci sono tante parti in causa in questa vicenda».

Cosa direbbe alla sindaca se la incontrasse per strada oggi? «Le direi che la questione politica non ci interessa. Abbiamo solo espresso e difeso la nostra idea con fermezza, tutto qui».

Catelli annuncia al Consiglio le sue dimissioni da sindaco di Fagnano Olona

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 23 Giugno 2021
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