Catelli annuncia al Consiglio le sue dimissioni da sindaco di Fagnano Olona
La scelta della prima cittadina è arrivata durante il tesissimo Consiglio comunale di martedì 22 giugno che ha messo al centro l’approvazione della variante per la realizzazione del capannone-torre da 25 metri osteggiato da molti cittadini
Elena Catelli ha comunicato le sue dimissioni irrevocabili da sindaco di Fagnano Olona. La scelta della prima cittadina è arrivata durante il tesissimo Consiglio comunale di martedì 22 giugno che ha messo al centro l’approvazione della variante per la realizzazione del capannone-torre da 25 metri che i residenti della zona stanno osteggiando con tutte le loro forze.
Durante la seduta è emerso come l’azienda stessa, in realtà, avesse ritirato la proposta di costruzione del fabbricato e, dopo il giro di interventi da parte dell’opposizione il gelo che è calato dai banchi della maggioranza ha fatto prendere a Catelli la decisione di rompere.
Dalla minoranza gli interventi di Baroffio per Siamo Fagnano, Carlesso di Fagnano Bene Comune e Lomi dei 5 Stelle non hanno fatto altro che ribadire la necessità di un chiarimento proprio ai consiglieri di fronte a loro. Carlesso è andato anche oltre e ha presentato i punti da cambiare nel piano attuativo della società proponente, a partire dal fatto che che il nuovo maxi-capannone non può essere costruito in via Fratelli Cervi.
«A questo punto è chiaro che io mi debba dimettere – ha detto Catelli dopo che dai banchi della sua Maggioranza nessuno ha voluto intervenire -. Mi aspettavo di sentire una parola da voi». Così è arrivata la decisione di annunciare le proprie «dimissioni irrevocabili» con tanto di applauso di una (buona) parte del pubblico formata perlopiù da residenti del villaggio interessato dall’intervento.
Immediata è scattata la sospensione del Consiglio comunale perché gli aspetti tecnici da prendere in considerazione sono molti se si vuole evitare il rischio di andare incontro ad un anno di commissariamento.
La pausa non ha chiarito i dubbi sul conteggio dei giorni per una valutazione sulla possibilità o meno di andare ad elezioni con la tornata d’autunno. Aspetti tecnici che potrebbero anche aprire scenari diversi, compreso quello che lo strappo venga ricucito.
Alla ripresa della seduta e dopo un drammatico confronto all’oscuro degli obiettivi delle telecamere dei telefonini, il presidente Mannino ha provato a proseguire con i successivi punti all’ordine del giorno ma i proponenti hanno rinunciato alla discussione e ribadito la necessità di una riflessione per evitare un lungo ed estenuante commissariamento.
Domani, mercoledì, sarà una giornata cruciale per la consigliatura guidata da Più Fagnano, l’ennesima dopo quella di maggio dello scorso anno. Verrà consultata la Prefettura per capire quale sia l’ultimo giorno disponibile per assicurare il voto ad ottobre e di conseguenza i consiglieri dovranno decidere che strada prendere tenendo conto dell’incombenza dei tempi. La sindaca Catelli è parsa serena nonostante tutto. Questa volta, però, sembra che si sia definitivamente rotto qualcosa nella lista che nel 2019 ha vinto comodamente le elezioni.
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