Nel parco di Villa de Strens l’omaggio a Dante con Michela Prando e Lele Pescia

Organizza la biblioteca comunale. L'ingresso sarà gratuito con prenotazione obbligatoria e posti limitati nel rispetto delle attuali normative anti contagio

michela prando

Domenica 4 luglio alle ore 17,00 il Parco di Villa De Strens a Gazzada Schianno ospiterà lo spettacolo “A riveder le stelle; il paese della commedia” di Michela Prando, con la regia musicale di Lele Pescia. Lo spettacolo è stato voluto dall’Amministrazione Comunale di Gazzada Schianno e organizzato dalla Commissione di Gestione della Biblioteca in occasione del 700° anniversario della scomparsa di Dante Alighieri.

L’ingresso sarà gratuito con prenotazione obbligatoria e posti limitati nel rispetto delle attuali normative anti contagio. Sarà quindi necessario prenotarsi scrivendo all’indirizzo mail: biblioteca@comune.gazzada-schianno.va oppure telefonando al nr. 0332464237.

La rappresentazione esplorerà l’universo di Dante come un viaggio all’interno di pianeti significativi per il poeta e per la persona, un viaggio in esilio quello di Dante, un viaggio sospeso il nostro, in un immaginario che necessita di reinventarsi e di sentirsi in nuovi modi.

La Commedia ci dà la straordinaria possibilità di mettere in discussione noi, quello che siamo e quello che possiamo ancora essere. Cosa cercava Dante? Cosa cerchiamo noi? Cosa sognava quella figura in viaggio verso il Paradiso? Cosa sogniamo noi nel nostro viaggio e verso dove stiamo andando? L’esilio di Dante, che denuncia un tempo che non ha tempo, quale capacità mette in moto in noi? Uno spettacolo che mette in scena estratti della Commedia che ci faranno viaggiare nella nostra Italia, scoprire le donne della Commedia, che dialogheranno con noi oggi, ritrovando il surrealismo delle scene più visionarie, più deliranti, più poetiche, più vicine a noi.

«Quando dopo il lockdown abbiamo ricominciato a fare teatro – racconta Michela Prando – mi sono chiesta cosa fosse necessario presentare ad un pubblico che timidamente ritornava a teatro. Quale testo proporre? Tutta la mia ricerca in questo tempo sospeso è stata sulla poesia. Dante, come Petrarca, ha il pregio di scaraventarti in un universo sonoro, nella phoné, obbligandoti ad un viaggio interiore e metafisico».

«Con questa proposta teatrale originale e rappresentata per la prima volta sulle scene – raccontano gli organizzatori della rassegna – vogliamo far avvicinare a Dante in particolare le giovani generazioni. Spesso la conoscenza delle opere dantesche e in particolar modo della Divina Commedia è limitata agli obblighi scolastici. Molto dipende però da come ci accostiamo a lui, dipende dai nostri occhi; Dante è profeta di verità, solido nei suoi asserti, incrollabile e coerente anche con la sua vita (non solo con i suoi personaggi, che sono poi sue proiezioni dirette o viste o subite o commesse). Quando entra nel profondo delle passioni delle sue figure, può commuoversi (anzi lo fa), ma non prescinde dal giudizio. Noi, umili anche se appassionati lettori, oggi ci siamo persi nei labirinti di un relativismo senza uscite. Pur essendo certi che la vita scorre casualmente e senza fini, sappiamo che non siamo “estranei/forestieri” ad essa, anzi ci rendiamo conto che essa è l’unico bene di cui disponiamo anche quando il male ci sovrasta».

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 30 Giugno 2021
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