I primi cento anni del Circolo degli Artisti
La storica associazione culturale festeggia, a un anno di distanza, il centenario della fondazione con una cerimonia pubblica domenica 13 giugno
Il Circolo degli artisti di Varese da oltre cento anni promuove l’arte e la cultura e festeggia questo importante traguardo con una cerimonia pubblica in programma domenica 13 giugno, alle 16.30, nel Salone Estense del Palazzo comunale di via Sacco. Con un anno di ritardo sulla ricorrenza, provocato dall’emergenza Covid, sarà presentato il volume “Cento anni di storia, arte e costume attraverso il Circolo degli artisti di Varese”, che contiene il materiale della mostra che si sarebbe dovuta tenere un anno fa nella sede dei Musei civici di Villa Mirabello e che se, come tutti ci auguriamo, riusciremo a uscire dall’emergenza pandemica, sarà allestita nella stessa sede nel 2022.
A fare gli onori di casa nel Salone Estense sarà il sindaco Davide Galimberti mentre spetterà a Matteo Inzaghi, direttore di Rete55, il compito di condurre l’evento a cui parteciperanno, con il presidente del Circolo Antonio Bandirali, il presidente onorario professor avvocato Ferruccio Zuccaro e il segretario Paolo Musajo Somma di Galesano, gli amici del Circolo che, sotto la regìa di Antonio Bandirali, hanno collaborato alla stesura del volume e all’allestimento, per il momento virtuale, della mostra.
I contenuti del libro sono firmati da Chiara Ambrosoli, Alberto Bertoni, Fausto Bonoldi, Enrico Brugnoni, Daniele Cassinelli, Raphael De Vittori Reizel, Mario Chiodetti, Robertino Ghiringhelli, Matteo Inzaghi, Laura Lozito Zanzi, Maurizio Lucchi, Franco Prevosti, Silvio Raffo e Francesco Spatola.
Con l’originaria denominazione di “Amici dell’arte di Varese”, il Circolo nacque il 26 giugno del 1920, giorno in cui fu costituita l’associazione che, negli anni successivi, prese i nomi di “Cenacolo artistico” e ”Raduno delle arti” per rinascere, come Circolo degli artisti, nel 1945. Attorno al primo presidente, l’avvocato Edoardo Chiesa, e al primo segretario, il fondatore e direttore della “Cronaca Prealpina” Giovanni Bagaini, si unirono nell’impresa i maggiori pittori e scultori varesini dell’epoca, come Giuseppe Montanari, Domenico De Bernardi, Federico Gariboldi, Innocente Salvini, Enrico Butti, Daniele Scola, Lia Ambrosoli, Alessandro Pandolfi, Donato Gramegna e Arturo Tosi. Promotori della rinascita dopo la tragedia della Seconda guerra mondiale furono lo stesso Montanari con De Bernardi e lo scultore Angelo Frattini, a cui è intitolato il Liceo artistico varesino. Primo presidente fu l’avvocato Aldo Lozito, che potè contare sull’apporto di alcuni intellettuali di primo piano tra cui Luigi Ambrosoli, Leopoldo Giampaolo e Dante Isella.
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