Sabato 3 luglio partono i saldi: “Spendete i vostri soldi nei negozi della vostra città”

E’ l’appello di Sergio Bellani, segretario generale di Uniascom Confcommercio, ai residenti delle provincia di Varese. "Il futuro di molte attività commerciali può dipendere dall’esito degli sconti di mezza stagione"

saldi

«Fate i vostri acquisti nel periodo dei saldi nel negozio sotto casa. Spendete i vostri soldi, pochi o tanti che siano, nella vostra città». È l’appello che il segretario generale di Uniascom Confcommercio provincia di Varese, Sergio Bellani, rivolge ai clienti varesini e varesotti, in vista della partenza degli sconti prevista per sabato 3 luglio (l’ultimo giorno sarà martedì 31 agosto).

RECUPERARE PARTE DEL FATTURATO PERSO

«Mai come quest’anno i saldi di mezza stagione rivestono importanza per il commercio di vicinato. Dopo i lunghi e dolorosi mesi di chiusure forzate a causa della pandemia, è infatti questa l’occasione per cercare di recuperare parte del fatturato andato perduto. Per molti negozianti sarà una prova senza appello, dalla quale probabilmente dipenderà il futuro dell’attività».

INVESTIRE SUL FUTURO DELLE NOSTRE CITTÀ

Per questo motivo Bellani chiede di non uscire dai «nostri confini» per andare in cerca dell’affare o per acquistare a prezzi di vantaggio il prodotto di cui si ha bisogno. «Quello di spendere i propri soldi senza sconfinare in provincia di Milano, in Svizzera o in Piemonte, in questa particolare situazione di crisi economica va visto come un investimento sul futuro dei centri storici. La ripresa economica non può non prescindere dalla tutela del commercio locale, legata a doppio filo con quella dei cuori pulsati di ogni paese e città, grandi o piccole che siano».

Ascom generiche

SALDI CHIARI OGGI PIÙ CHE MAI

Il segretario generale chiede insomma a tutti «di fare squadra». Al cliente di non disperdere altrove i propri euro e al negoziante, oggi più che mai, il rispetto delle regole a tutela dell’acquirente. Regole riassunte del decalogo “Saldi chiari”, sottoscritto in provincia di Varese oltre dieci anni fa e ancora attualissimo. Si va dall’obbligo di accettare il pagamento con carta di credito fino alla sostituzione dei capi, passando da diritto del cliente di provare i capi e dal dovere del venditore di non alterare il prezzo di partenza o di proporre fondi di magazzino senza segnalarlo. «Sono convinto», termina Bellani, «che ognuno, clienti e negozianti, farà la propria parte. Dobbiamo fare in modo che da sabato 3 luglio riparta davvero la ripresa economica e sociale anche della nostra provincia. Una terra dove la gente lotta, non si arrende e non esita a tendere la mano in caso di necessità».

A Varese i saldi sono Chiari

Il crowdfunding continua!

Aiutaci ad attrezzare lo spazio centrale di Materia, la nuova sede di VareseNews.

Scopri come aderire e far parte di questo sogno

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 29 Giugno 2021
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

  1. Luca Giomarelli
    Scritto da Luca Giomarelli

    Spenderemo i nostri soldi nei negozi della nostra città se sarà più conveniente rispetto ad altrove. o no?
    io fare anche questo titolo:

    Sabato 3 luglio partono i saldi:

    — “negozianti fate in modo che i nostri soldi sia conveniente spemderli nella nostra città.” —

    Grazie

    1. massimiliano_buzzi
      Scritto da massimiliano_buzzi

      il mestiere del commerciante è uno dei più mal visti e vittima di stereotipi e luoghi comuni a volte giustificati a volte beceri ed insostebibili. che altre armi ha il negoziante per contrastare l’e-commerce? svendere, svendere e ancora svendere. cosa fattibile in un certo qual senso, basta solo: 1) non avere affitto da pagare 2) non avere dipendenti da pagare o averne meno possibili 3) tagliare a morte ogni costo non obbligatorio e/o assolutamente indispensabile. con queste condizioni la ruota continua (male) a girare.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.