Sei corse di galoppo alle “Bettole”, spiccano i premi “Terzaghi” e “Marcialis”

Riunione interessante sabato 17 luglio: si comincia alle ore 18. Il clou alla seconda corsa, tanti protagonisti nella prova dedicata al giovane fantino morto in pista a Varese nel 2000

Ippodromo Le Bettole foto di Roberto Gernetti

Tra il tardo pomeriggo e la serata, tornano ad accendersi le luci alle Bettole di Varese che sabato 17 luglio ospitano una riunione con sei corse, con diversi spunti interessanti. L’appuntamento con il galoppo comincerà alle 18 e avrà nei premi dedicati a Gianclemente Terzaghi e Mirko Marcialis i due momenti più importanti dal punto di vista agonistico.

Il “Terzaghi”, in particolare, è una condizionata con un montepremi di 14.500 euro: si gareggia (seconda corsa, ore 18,30) sulla pista in erba sulla distanza dei 1.500 metri. Pesi simili per tutti i sette concorrenti con Beautiful Black affidato a Silvano Mulas che si è già fatto notare a Milano e che dovrà guardarsi dagli avversari guidati da Be Strong con Federico Bossa, altro binomio vincente nel capoluogo lombardo.

Sarà invece la quinta corsa quella con dedica a Mirko Marcialis, lo sfortunato giovane fantino che morì in gara proprio alle “Bettole” nel 2000. Sempre pista in erba per questa handicap sui 1.600 metri con 11 soggetti tra le gabbie di partenza: peso massimo per Sopran Fernanda (fantino Walter Gambarota) che a novembre vinse tre volte a Roma. Chi invece ha vinto di recente alle Bettole è Papaghena montato da Dario Vargiu, pronto a bissare il successo dello scorso 9 luglio. Diversi cavalli hanno già fatto bene a Varese nella stagione invernale (Love Kisses, Ida Chicken) mentre tra gli outsider attenzione a Helegant Man.

La riunione varesina scatterà come detto alle 18 con il premio “Pier Vittorio Zaini” (2.300 metri in erba), handicap per amatori valida come “Tris” nazionale con 11 cavalli al via. Di buon livello anche il premio “Ildo Tellini”, terza corsa della serata, handicap con otto concorrenti sulla distanza breve dei mille metri; la quarta corsa è invece dedicata alle sole amazzoni, il Premio Agri (1.600 metri in erba) che è un handicap ad invito. La chiusura è infine riservata a una reclamare che fa parte del calendario nazionale, il “Premio Morigi”, con una decina di pretendenti al successo finale. Quest’ultima prova sarà l’unica disputata sulla pista in sabbia (1.500 metri).

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 16 Luglio 2021
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