Tecniche di apicoltura sostenibile: il blocco di covata

Giovedì 22 luglio si terrà il secondo incontro online sul tema dedicato agli apicoltori della Provincia di Varese

Api e fiori

(foto di Emanuele Santagostino) L’impollinazione incrociata, ovvero il trasferimento del polline prodotto da un fiore ad un altro fiore della stessa specie che ne consente la fecondazione e, di conseguenza, la produzione di frutti e semi, è fondamentale per la tutela della biodiversità, per la salute degli ecosistemi e per la nostra stessa esistenza.

Per quanto riguarda l’impollinazione ad opera di diverse classi di animali, gli insetti, in particolare i pronubi, indubbiamente gli impollinatori più diffusi e abbondanti. Tuttavia, sempre più frequentemente, i effetti negativi dei cambiamenti climatici, la frammentazione degli habitat e la mancanza di fioriture che soddisfino le necessità alimentari causano l’indebolimento delle popolazioni netto declino negli ultimi anni, fino al collasso di interi alveari. Questo fenomeno è noto come “sindrome dello spopolamento degli alveari” o “Colony Collapse Disorder”.

In Lombardia, la provincia di Varese è la terza, dopo Brescia e Bergamo, per produzione di miele: da un’indagine del febbraio 2020, della Camera di Commercio di Milano in collaborazione con Coldiretti Lombardia, si contano nel Varesotto 94 imprese apistiche. Ad esse vanno aggiunti i numerosi hobbisti, che fanno crescere esponenzialmente i numeri di quanti si occupano di api e miele.

Tuttavia l’apicoltura è uno dei comparti agricoli più penalizzati degli ultimi anni per cause ambientali: nella provincia di Varese si stima una moria media invernale del 10-15%. La principale minaccia per la perdita di colonie per gli apicoltori è un acaro ectoparassita che attacca le api: causano la morte delle colonie Collapse Disorder”, sia per la sua attività direttamente legata al parassitismo e sia per le infestazioni secondarie che può trasmettere: batteri, protozoi, funghi e virus.

Tuttavia, utilizzare dei trattamenti corretti e sostenibili, con lo scopo di controllare il grado di infestazione permette di ridurre drasticamente la perdita di alveari.

Giovedì 22 luglio parleremo di tecniche sostenibili per il controllo della varroa: strategie a basso impatto ambientale ma che garantiscono ottimi risultati.

L’appuntamento, online e aperto a tutti gli apicoltori interessati, è giovedì 22 luglio alle ore 20.30. Per iscriverti accedi a questo link: https://forms.gle/BFfSSpMQ6fv77UmP7

Questa iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto Campo APErto ( https://www.istituto-oikos.org/progetti/campo-aperto ) promosso da Istituto Oikos, in collaborazione con Associazione Produttori Apistici della provincia di Varese, Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate, Cascina Burattana e finanziato da Fondazione Cariplo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Luglio 2021
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