Ricordato a Varese l’anniversario della breccia di Porta Pia
Domenica 19 settembre, nonostante il diluvio che ha imperversato per ore sulla città in Sala Montanari si è tenuta la commemorazione, organizzata dall’Associazione Mazziniana di Varese
Ieri mattina, domenica 19 settembre, nonostante il diluvio che ha imperversato per ore sulla città, si è tenuta, in Sala Montanari, la commemorazione del 151° Anniversario della Breccia di Porta Pia, organizzata dall’Associazione Mazziniana di Varese.
Il Presidente Leonardo Tomassoni, alla presenza di un nutrito gruppo di Bersaglieri in divisa storica e di un trombettiere, ha evidenziato la rilevanza di un avvenimento che ha contemporaneamente messo fine al potere temporale del Papato e dato all’Italia la Capitale.
Ha poi preso la parola il Consigliere Comunale Luca Paris che, a nome del Sindaco, ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale, sempre attenta nel garantire una partecipazione attiva ai momenti culturali più significativi.
Il Presidente del Carosello Storico dei Bersaglieri di Somma Lombardo, Antonello Rota, ha quindi dato lettura di un breve resoconto del cannoneggiamento, scritto da un bersagliere che aveva partecipato all’attacco finale del 20 Settembre 1870. E’ stata poi la volta del relatore ufficiale della manifestazione, il docente dell’Insubria Antonio Orecchia, storico di vaglia e docente all’Università dell’Insubria, che ha preso le mosse dagli antefatti che precedettero la presa di Roma a livello diplomatico internazionale, mettendo inoltre in evidenza l’importanza che assunse in quei frangenti lo scoppio della guerra franco-prussiana e la sconfitta di Napoleone III, storico difensore dello Stato della Chiesa.
«Certo la storia d’Italia – ha sottolineato Orecchia, non ha mai avuto nel passato, ma probabilmente anche nel presente, un andamento razionale e degli sviluppi prevedibili. La caduta di Roma nel 1870 rientra probabilmente in questa casistica di problemi risolti, ma mai fino in fondo. Basti pensare che la caduta dello Stato della Chiesa non è mai stata portata alle estreme conseguenze. E i Patti Lateranensi del 1929 hanno ridato corpo a uno Stato che, teoricamente, avrebbe dovuto non esistere più già dal 1870».
Al termine della cerimonia, usciti all’aperto, sotto un’acqua fattasi meno battente, il Trombettiere ha suonato il “Silenzio”. Al termine il Presidente dell’Associazione Mazziniana Leonardo Tomassoni e il Consigliere Comunale Luca Paris hanno deposto una Corona d’alloro al Monumento al Bersagliere.
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