Tre dediche, i colori tradizionali e tanto “Orgoglio”: ecco la nuova maglia dei Mastini Varese
Presentate le divise giallonere per la nuova stagione: ispirate ai Boston Bruins, ricordano Marco Fiori e sostengono "Fuck the Cancer". Sul petto il marchio di "Orgoglio Varese"

Con il conto alla rovescia per l’inizio del campionato ormai quasi azzerato – si comincia domenica 19 a Pergine, le altre giocano sabato – i Mastini prendono la rincorsa per affrontare di petto la nuova stagione di Italian Hockey League presentando le nuove maglie da gioco.
Una divisa tradizionale, nei colori e negli spazi, sulla quale però la prima novità evidente è la presenza del marchio “Orgoglio Varese” a sostituire quello di Openjobmetis dello scorso anno, un cambiamento “interno” visto che il pool di aziende è nato su iniziativa di Rosario Rasizza e che l’azienda gallaratese resta una delle principali all’interno di “Orgoglio”.
«Ogni anno il disegno della maglia è un parto, ma un parto piacevole» scherzano il presidente Matteo Torchio e il ds Matteo Malfatti, ricordando come tra l’ideazione e la realizzazione passino diversi mesi anche in attesa di capire quali sponsor aderiscano al club giallonero. E per questo è piacevole sottolineare come – pur in un anno reso difficile da covid e mancanza del palaghiaccio – sulla divisa da gioco ci siano i nomi di tanta imprenditoria locale e lombarda. Dal Centro Beccaria (che ha ospitato il vernissage) a Elmec, da Coop Lombardia a Gem-Italy, da OG Link ad Artesa in attesa di vedere anche il logo di ForBar che si è aggiunto in corsa.
Tre le dediche: una è quella consueta a Marco Fiori, il giocatore scomparso alcuni anni fa in un tragico incidente stradale, la cui figura è riportata all’altezza del cuore. L’altra è a Tom Barrasso, l’attuale coach mastino ed ex leggendario portiere della NHL: per lui, nativo di Boston, è stata scelta una grafica che ricorda proprio le casacche dei Bruins (i colori gialloneri sono comuni). E di fatto è una dedica anche quella contenuta nella maglia da riscaldamento, usata una prima volta in pista nell’amichevole vinta (2-8) contro la Valpe: lì campeggia il logo di “Fuck the Cancer”, e a fine stagione quelle divise saranno messe all’asta per devolvere in beneficenza il ricavato.

«Sarà un anno di costruzione, non di transizione – ricorda nell’occasione Malfatti – perché questa è la filosofia che Tom Barrasso ci ha dato sin dal suo arrivo a Varese. Non cerchiamo alibi, non lamentiamo l’assenza del palaghiaccio ma anzi, la squadra metterà il cuore sulla pista anche per costruire una Varese sempre più solida».
«E l’anno prossimo, con il PalAlbani rinnovato, sono certo che tanta gente si riavvicinerà agli sport del ghiaccio: speriamo sia pronto nell’estate del 2022 e crediamo che le Olimpiadi italiane del 2026 saranno una grossa opportunità per tutti» conclude Claudio Pucci, qui in versione padrone di casa e sponsor (con il “Beccaria”) ma anche apprezzato ex portiere dei Mastini, cresciuto nel vivaio varesino.*-
In conclusione una piccola sorpresa: anche i Mastini (il cui nome all’anagrafe è Hockey Club Varese 1977) hanno aderito al circuito Italian Districts, la forma di finanziamento portata in città qualche mese fa da Pallacanestro Varese. Chi scarica la app può indicare il club giallonero come “causa” da sostenere: quando le persone effettuano una spesa in un locale convenzionato, una piccola parte dello scontrino sarà devoluta alla società prescelta. I clienti inoltre partecipano anche automaticamente a una raccolta punti che darà loro la possibilità di scegliere i premi messi a disposizione (QUI l’articolo di spiegazione scritto in occasione dell’adesione di Pallacanestro Varese: il funzionamento è il medesimo).
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