A Mario Botta il Premio Chiara alla Carriera: “Un architetto che parla al mondo intero”
Un interessante confronto tra Mario Botta e il giornalista del Corriere della Sera Pierluigi Panza, ha fatto da cornice alla serata, sotto gli occhi attenti delle anime del Premio Chiara, Bambi Lazzati e Romano Oldrini
A Luino, città natale dello scrittore che dà il nome all’evento e terra di grandi artisti, per la prima volta è stato consegnato il “Premio Chiara alla Carriera” ad un architetto, Mario Botta.
Galleria fotografica
Se è l’arte che si premia, le opere e lo spirito di questo architetto ticinese sono stati riconosciuti dagli organizzatori dell’evento, che si è tenuto domenica 10 ottobre, al Cinema Sociale del borgo lacustre: “A un grande architetto per la sua opera costruita, il cui linguaggio, così radicato nel territorio lombardo-ticinese, ha saputo parlare al mondo intero”, recita la motivazione del premio.
«Quando mi hanno chiamato per dirmi che mi avrebbero dato questo premio, ho subito accettato di slancio – ha commentato Botta -. L’opera architettonica, la sua realizzazione e costruzione è il confronto con la realtà della propria storia. Io ringrazio molto anche le maestranze, tutti coloro che hanno lasciato che alcune idee partite dalla committenza diventassero parte del nostro territorio e poi della nostra storia».
Un interessante confronto tra Mario Botta e il giornalista del Corriere della Sera Pierluigi Panza, ha fatto da cornice alla serata, sotto gli occhi attenti delle anime del Premio Chiara, Bambi Lazzati e Romano Oldrini, affiancati dai membri dell’Associazione Amici di Piero Chiara che dal 1997 conferisce il riconoscimento ad una personalità del mondo della cultura e della letteratura.
L’Albo d’oro del Premio Chiara alla Carriera
Si è parlato di libertà, identità, memoria e della “fluidità” del mondo contemporaneo, che ha costretto qualunque artista ad adattarsi: «Perché l’architettura non è solo appoggiare una pietra sopra l’altra – ha detto Mario Botta -, ma appoggiare una pietra sulla terra e trasformare la natura in cultura».
A consegnare il premio all’architetto Mario Botta il sindaco di Luino Enrico Bianchi. Insieme a loro sul palco anche Bambi Lazzati, Romano Oldrini, l’assessore alla Cultura di Luino Serena Botta, la conduttrice della serata Claudia Donadoni e la moglie del lustro architetto che, con la simpatica risposta «Mia mamma mi ha sempre detto che stare con un artista era difficile. È vero», ha chiuso la serata.
Galleria fotografica
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su ChatGPT conosce la linea editoriale dei giornali? Lo svela un esperimento di giornalismo artificiale
ClaudioCerfoglia su ChatGPT conosce la linea editoriale dei giornali? Lo svela un esperimento di giornalismo artificiale
Felice su KTM raddoppia e diventa socio di maggioranza di MV Agusta con il 50,1%
lenny54 su Il figlio di Umberto Bossi di nuovo nei guai. Riccardo percepiva il reddito di cittadinanza senza averne diritto
Felice su Operazione anti spaccio nei boschi. Due pusher in manette a Caronno Pertusella
Renzo Scarella su Bussano alla porta e si fanno aprire con l'inganno: irruzione a casa dell'assessore di Casalzuigno
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.