Due moto dal profumo di Dakar: lanciato a Eicma il progetto Lucky Explorer di MV Agusta

Presentate la 5.5 e la 9.5 che riprendono le linee delle vecchie Cagiva Elefant trionfatrici della corsa africana. La moto di gamma più alta sarà prodotta interamente a Varese. Sardarov: «Un progetto folle che ha già conquistato il cuore e la mente di tutti»

Ci sono anche i due sommi campioni – Giacomo Agostini per la pista e per MV Agusta ed Edi Orioli per il fuoristrada e per il marchio Cagiva – a tenere a battesimo i due nuovi modelli della Schiranna. La factory varesina che torna a battere le strade sterrate rispolverando un marchio (Lucky Explorer) che trent’anni fa fece la storia con le due storiche vittorie nella Parigi-Dakar (’90 e ’94) sulla Elefant proprio di Orioli. Il pilota friulano – che in tutto vinse 4 volte nel deserto – oggi torna a fare parte del nuovo progetto con il ruolo di ambasciatore del marchio.

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Il progetto Lucky Explorer ed MV Agusta all’Eicma di Milano 2021 4 di 13

L’evento organizzato all’interno di Eicma, la più grande rassegna motociclistica italiana, che si è aperta quest’oggi (martedì 23 novembre) a Rho Fiera è servito a togliere i veli alle nuove nate di casa Schiranna, ancora in attesa di un marchio e di un nome con cui identificarle in futuro. Per adesso i due modelli si chiamano 5.5 e 9.5 rivelando la cilindrata di cui dispongono; più avanti l’azienda sceglierà se riportare sulla carena il marchio Cagiva (la scelta più logica) oppure inserirle nella gamma MV Agusta. In ballo anche il possibile ritorno dello storico nome “Elefant” per il quale però ci sono intoppi legati all’utilizzo in alcuni Paesi stranieri, ma gli appassionati del genere – che sono ancora tanti – continuano a sognare di rivedere una denominazione storica sui grandi serbatoi in stile “raid africano”.

Il “Lucky Explorer Project” è appena decollato, e per questo motivo le due moto non sono ancora pronte per il mercato; l’orizzonte è quello di un anno circa per la messa in vendita, con la piccola 5.5 che si posizionerà intorno agli 8mila euro di listino e sarà destinata ai numeri maggiori, mentre la 9.5 dovrà farsi largo su un settore più elevato (la fascia premium) con un prezzo che sarà intorno ai 20mila euro). La “ammiraglia” sarà interamente costruita a Varese, nello stabilimento della Schiranna, attorno a un motore tre cilindri sviluppato da MV Agusta (sulle fiancate c’è anche il marchio del CRC, il Centro Ricerche Castiglioni di San Marino); la 5.5 due cilindri invece è sviluppata con la stessa base delle Benelli e arriverà in Italia direttamente dal partner cinese VJ. Lo “scotto” da pagare a un mercato globalizzato che anche a EICMA mostra chiaramente tutte le sue particolarità del momento, con numerosi produttori orientali di moto e componentistiche a occupare gli stand milanesi.

Grande attenzione, per tornare alle moto, alla componente elettronica: le “Lucky” sono dotate di un display da 7 pollici sviluppato dall’industria automobilistica e dotato di una serie di connessioni. «Ma la parte elettronica e quella meccanica – promettono i progettisti – saranno integrate tra loro in armonia».

Lucky Explorer Mv Agusta

Il lancio della gamma “adventure”, condotto dal responsabile marketing della Schiranna Filippo Bassoli, è servito anche al CEO di MV Agusta Timur Sardarov per fare il punto della situazione e per definire l’azienda varesina come una «grande start up, per i progetti che abbiamo deciso di portare avanti da quest’anno». Linee guida in parte già note e legate alla mobilità a 360 gradi, visto l’esordio sul mercato elettrico sia con le biciclette a pedalata assistita sia con i monopattini che hanno trovato una vetrina proprio a EICMA.

«Nel 2022 abbiamo pianificato un’ulteriore crescita della rete di vendita – spiega Sardarov – anche con l’apertura di negozi monomarca dove vivere un’esperienza tutta a tema MV Agusta. E poi c’è questo nuovo grande capitolo per il quale le antiche Dakar sono state fonte di ispirazione: oggi nasce un progetto, il Lucky Explorer, che ha lo stesso spirito di un tempo. Due moto adventure per i nostri appassionati clienti, dedicate alla libertà e alle performance di alto livello». Al di là del discorso pubblico, l’imprenditore russo ha poi rilasciato una comunicazione ufficiale nel quale segnala come il 2021 sia stato un anno intenso e importante. «Abbiamo sanato un’annosa e anomala situazione finanziaria, uscendo dal concordato prima dei termini, poi abbiamo iniziato ad accelerare e ci siamo concentrati sulle nostre gamme e su nuovi modelli creando anche una linea di prodotti legati alla mobilità elettrica. Tra pochi giorni annunceremo l’apertura del nostro nuovo flagship store proprio a Milano. Infine ci siamo guardati dentro, trovando nel nostro vissuto la grande ricchezza di uno spirito d’avventura che non ci ha mai abbandonato, e ci siamo lanciati in un progetto folle, ma che ha già conquistato il cuore e la mente di chi non ha dimenticato da dove veniamo, e affascinato chi è troppo giovane per ricordare».

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 23 Novembre 2021
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