Ospedale di Gallarate, i conti su manifestanti e anestesisti
La critica di Thomas Valentino al presidio delle opposizioni di sabato ha acceso le polveri dello scontro, tra accuse di "strumentalizzazione" e denunce di una situazione drammatica

Il tema della sanità e dell’ospedale rimane spesso in primo piano nel consiglio comunale di Gallarate. Ultima sfida, nella seduta di lunedì 22 novembre, nella fase di comunicazioni prima del dibattito sul bilancio.
Ha acceso le polveri il consigliere della Lista Cassani Thomas Valentino, che in modo sarcastico ha «comunicato» che al presidio per l’ospedale di sabato «c’erano 32 presenti, qualcuno neanche della nostra Asst», sottolineando la risposta alla “chiamata” del centrosinistra in difesa dell’ospedale. «Tra i cittadini in pochi si sono accorti della manifestazione. O in molti si sono accorti della strumentalizzazione del tema». Valentino ha ribadito l’idea che si va verso «un ospedale nuovo che potrà affrontare le esigenze del futuro». «Non è con i falsi proclami che si risolvono i problemi, attendiamo ancora capire quale sia l’idea di Silvestrini e Gnocchi» (il presidio era convocato dal Pd, ma anche Gnocchi aveva partecipato).
Dalle file della minoranza ha risposto con molta verve Giovanni Pignataro (Pd): «Comunichiamo a Valentino che nei quattro presidi – Gallarate, Busto, Saronno e Somma – sono rimasti 18 anestesisti e si ventila che siano possibili dimissioni di massa. Chiunque è un povero cristo come me e deve andare al pronto soccorso ad accompagnare il figlio che si è fatto male, deve farsi quattro ore per farsi mettere sei punti in testa. Questa è la realtà di chi non può pagarsi la sanità privata. Andare a contare i manifestanti significa non rendersi conto che la realtà è drammatica».

Il tema degli anestesisti – che si riflette su diversi servizi e reparti – è una emergenza ormai da mesi (come raccontato anche in una inchiesta di VareseNews). Sul tema, dalle file della maggioranza il medico Michele Aspesi ha replicato a Pignataro: «La disinformazione non serve. Gli anestesisti non sono diciotto ma sono il doppio, al netto di dimissioni già annunciate. Che poi sia una situazione critica e un problema da risolvere è vero».
L’addio degli anestesisti sta travolgendo gli ospedali del Basso Varesotto
Al di là della “sfida” sul numero dei manifestanti radunatisi e degli anestesisti rimasti, Pignataro ha sottolineato che «un intervento congiunto è doveroso»: «È opportuno costituire quanto prima la commissione ospedale, che pure è nel programma del sindaco».
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