Perchè leggere ai bambini oggi?: se ne parla alla Biblioteca Frera con Betty Colombo
"Per un'educazione permanente. Un sentiero tra le parole. Principi educativi, libri e lettura condivisa" si terrà giovedì 11 novembre presso la biblioteca “Frera”, organizzato dalla Biblioteca e dal Comitato Genitori I.C. “G. Galilei”
La serata educativa “Per un’educazione permanente. Un sentiero tra le parole. Principi educativi, libri e lettura condivisa” si terrà giovedì 11 novembre alle ore 21.00, presso la biblioteca “Frera”, via Zara 37 – Tradate.
L’incontro, organizzato dalla Biblioteca Civica “Frera” e dal Comitato Genitori I.C. “G. Galilei” di Tradate, sarà tenuto da Betty Colombo, dell’Associazione “Teatro dei Burattini” di Varese.
“Perché leggere ai bambini oggi?”. È la domanda che si pongono gli organizzatori dopo la constatazione che la tecnologia è lo strumento principe della nostra società ed è un mezzo che ci consente di vederci anche se siamo fisicamente distanti, di parlarci in qualunque momento, di scambiarci messaggi, di attingere a qualunque informazione ci serva.
La lettura però porta in un altrove inaspettato, ci accompagna in luoghi che non conosciamo, ci fa incontrare eventi e personaggi che non avevamo scelto a priori. Soprattutto suscita delle emozioni che non potevamo prevedere prima della lettura o dell’ascolto della storia.
La lettura e l’ascolto sono strumenti di conoscenza insostituibili che agiscono in modo differente in ciascun ascoltatore/lettore. Le parole sono un alito capace di costruire ponti, di tendere le mani, di far vivere viaggi impensabili, di fornire materia di dibattito permettendo di andare oltre la concretezza del quotidiano per addentrarsi nel mondo delle opinioni.
Questo è vero fin dalla prima infanzia. La scoperta del mondo che avviene attraverso gli albi illustrati o i libri di narrativa è sempre molto più ampia, sorprendente, straordinaria rispetto al vivere quotidiano. Nel contempo l’adulto che legge ai bambini ha l’opportunità di mettersi in gioco, di porsi al servizio del libro, di vivere le emozioni che la vicinanza corporea e la mediazione del libro suscitano. La lettura e l’ascolto ci aiuteranno, ci auguriamo, a ricomporre quella vicinanza che la pandemia ha annullato e a nutrirla di bei contenuti.
Perché “Le cose belle non nascono dal nulla o per caso”.
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