Sale il tasso di occupazione, ma rispetto al precovid ci sono 300mila disoccupati in più

Il tasso di disoccupazione cala al 9,2% (-0,1 punti), ma aumenta tra i giovani finoa quota al 29,8% (+1,8 punti). Diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-280000) sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-280mila)

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I dati sull’occupazione in Italia dell’Istat indicano una decisa ripresa nel corso del 2021. Se si però guarda ai dati prima della pandemia, cioè al febbraio 2020, il numero di disoccupati resta per il momento più alto di 300mila unità. I dati parziali sono relativi al mese di settembre 2021.

Nel mese di settembre 2021, rispetto al mese precedente, crescono gli occupati e diminuiscono disoccupati e inattivi. L’aumento dell’occupazione (+0,3%, pari a +59mila unità), osservato per gli uomini e soprattutto per le donne, coinvolge i dipendenti a tempo determinato, le persone tra i 25-34 anni e gli ultra 50enni. Il tasso di occupazione sale al 58,3% (+0,2 punti). La diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro (-1,2%, pari a -28mila unità rispetto ad agosto) è più marcata per gli uomini e coinvolge solo chi ha più di 24 anni.
Il tasso di disoccupazione cala al 9,2% (-0,1 punti), nonostante l’aumento tra i giovani al 29,8% (+1,8 punti).

La diminuzione del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni, osservata a settembre rispetto al mese di agosto (-0,3%, pari a -46mila unità), coinvolge solamente le donne, i 25-34enni e i maggiori di 50 anni. Il tasso di inattività scende al 35,7% (-0,1 punti). Confrontando il terzo trimestre con il precedente, il livello dell’occupazione è più elevato dello 0,4%, con un aumento di 81mila unità. La crescita dell’occupazione, nel confronto trimestrale, si associa alla diminuzione delle persone in cerca di occupazione (-5,6%, pari a -137mila unità) e alla sostanziale stabilità degli inattivi.

A seguito della ripresa dell’occupazione, registrata anche tra febbraio e giugno 2021, il numero di occupati è superiore a quello di settembre 2020 dell’1,2% (+273mila unità); variazioni ancora negative si registrano per gli indipendenti e per i lavoratori tra i 35 e i 49 anni, in quest’ultimo caso solo per effetto della componente demografica. Infatti, il tasso di occupazione – in aumento di 1,0 punti percentuali – sale per tutte le classi di età.
Rispetto a settembre 2020, diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-9,1%, pari a -230mila unità), sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,0%, pari a -280mila), che era aumentato in misura eccezionale all’inizio dell’emergenza sanitaria.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Novembre 2021
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