“L’Inps faccia chiarezza sull’assegno unico e i lavoratori frontalieri”

Per Cgil, Cisl e Uil occorre un intervento immediato. Maria Chiara Gadda: "A breve una circolare interpretativa"

Anche i sindacati intervengono nel merito alle difficoltà di integrazione tra le norme sull’assegno fiscale e la situazione dei frontalieri. Sono ancora molti gli aspetti da chiarire, nonché alcune situazioni che andrebbero a penalizzare anziché favorire alcuni di questi lavoratori.

Assegno Unico e lavoratori frontalieri, il vademecum del sindacato Ocst

In una nota diffusa questa mattina dai responsabili nazionali per i frontalieri di Cgil Cisl e Uil si legge che “Ad un mese dalla sua applicazione, l’INPS non ha chiarito le modalità applicativa tanto da indurre alcuni tra gli Enti per la Sicurezza Sociale dei paesi esteri limitrofi o confinanti a garantire l’erogazione dell’assegno familiari in essere, in carico al paese di lavoro per norma internazionale, solo fino al 28 febbraio 2022, in attesa di un chiarimento dell’istituto previdenziale italiano”.

Urgente, quindi, che le modalità applicative dell’assegno unico vengano esplicitate nei prossimi giorni al fine di evitare un presumibile congelamento dell’erogazione, laddove addirittura una paradossale perdita di reddito in relazione alla ragione stessa per il quale lo strumento di protezione sociale è stato pensato. Segnaliamo inoltre che, a seguito di una connessione al criterio della residenza nel nostro paese, in contrasto con le norme comunitarie e con i trattati bilaterali che imputano il pagamento degli assegni al paese di lavoro, migliaia di frontalieri in ingresso in Italia, ma residenti all’estero, rischiano concretamente di perdere parti significative del reddito e le conseguenti detrazioni fiscali, a partire dall’entrata in vigore dell’assegno unico che, com’è noto, ingloba i precedenti assegni familiari erogati in relazione al luogo di lavoro. S’intervenga subito per porre rimedio a tutela del reddito di lavoratrici e lavoratori che dai nove paesi limitrofi e confinanti ogni giorno contribuiscono allo sviluppo della nostra comunità”

Sulla questione una prima rassicurazione arriva da Maria Chiara Gadda, deputata varesina e segretaria regionale di Italia Viva. “L’Assegno unico e universale partirà ufficialmente da marzo. Si tratta finalmente di una misura strutturale che investe sulle famiglie e sul percorso di crescita delle bambine e dei bambini. È per questo motivo che già da alcune settimane mi sono attivata con la ministra della famiglia, Elena Bonetti, affinché INPS possa chiarire anche gli aspetti operativi che riguardano la particolare situazione dei lavoratori transfrontalieri. A breve una circolare interpretativa.”

“Come deve avvenire per ogni riforma di sistema – prosegue Gadda – è importante accompagnare l’attuazione con una adeguata informazione alle famiglie affinché ne comprendano le modalità operative e le opportunità. Ringrazio la ministra Bonetti, che dimostra sempre grande disponibilità al confronto, per essersi resa disponibile a partecipare ad un incontro informativo che sto organizzando. L’appuntamento sarà online, Mercoledì 9 febbraio alle 18, e potranno partecipare i cittadini, gli enti locali, i sindacati e tutti i soggetti interessati al tema. Parleremo degli aspetti generali che riguardano l’erogazione di questa importante misura per le famiglie, e sarà possibile raccogliere le sollecitazioni che riguardano casi particolari, come quello dei lavoratori transfrontalieri”, conclude.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Febbraio 2022
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