L’opposizione a Malnate: “Consiglio comunale urgente per argomentazioni importanti e di una certa gravità”
La minoranza spiega: “Per evitare che tali argomenti possano sovrapporsi al consiglio che verrà convocato per la presentazione del bilancio”
Negli ultimi giorni le forze di opposizione di Malnate – Lega Nord e Fratelli d’Italia – hanno presentato diverse mozioni e chiedono di poterle trattare in tempi stretti con un consiglio comunale urgente. La richiesta è stata già inviata al Presidente del Consiglio Comunale, che nei prossimi giorni convocherà quindi l’assemblea. I componenti della minoranza hanno inoltre inviato un comunicato stampa per spiegare le motivazioni:
A causa di argomentazioni particolarmente importanti e di una certa gravità le forze di opposizione hanno ritenuto opportuno e necessario la convocazione di un consiglio comunale urgente anche al fine di evitare che tali argomenti possano sovrapporsi al consiglio che verrà convocato per la presentazione del bilancio. Siamo in attesa di conoscere la data di convocazione da parte del Presidente del Consiglio. Dovendo integrare con altre mozioni, ci riserviamo di inviare tutto il materiale completo nei prossimi giorni.
I capigruppo Lega e Fratelli d’Italia.
«Come minoranze – spiega il capogruppo della Lega in consiglio Paola Cassina – abbiamo sempre dato il nostro contributo e spesso i nostri suggerimenti hanno aiutato l’Amministrazione. L’argomento per noi più importante riguarda la commissione servizi alla persona per l’Approvazione del Piano di Zona per il triennio 2021/2023 e la sottoscrizione del relativo Accordo di Programma. Convocata per il 21 febbraio, abbiamo chiesto di svolgerla in modalità online ma prima è stata rinviata per “motivi strettamente personali”, e poi soppressa senza quindi tener conto dell’opposizione su un argomento di tale importanza. Per noi è una grave mancanza di rispetto».
«Tra le tante mozioni presentate – prosegue Paola Cassina – di una certa urgenza c’è anche la questione della Cooperativa Edile Costruttori Diretti, che terminerà la procedura di liquidazione il prossimo 2 maggio e che al Villaggio Fratelli d’Italia di Gurone da decenni ha lasciato dubbi sulla proprietà delle aree condivise, come ad esempio il posto auto antistante l’unità immobiliare, aree verdi di pertinenza, strade, e questo solleva dubbi e conseguenti liti mai definitivamente risolte tra i cittadini».
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