Aumentano in Lombardia le aziende agricole gestite dai giovani ma alle nuove imprese del Varesotto manca terreno agricolo
L'indagine Coldiretti: +1,5% imprese in campagna. “Legge regionale occasione da non sprecare”

Aumentano dell’1,5% in un anno le imprese agricole gestite da giovani nelle campagne lombarde. È quanto afferma la Coldiretti su dati del registro imprese a fine 2021, in occasione della presentazione della nuova legge regionale per i giovani illustrata dal presidente Attilio Fontana e dall’assessore allo Sviluppo Città metropolitana, Giovani e Comunicazione, Stefano Bolognini.
“Un provvedimento che ha visto coinvolta Coldiretti fin dalla prima fase della sua elaborazione – commenta il delegato di Coldiretti Giovani Impresa Varese Enrico Montonati – e che ci auguriamo possa essere uno strumento utile per mettere al centro le esigenze delle giovani generazioni in ogni settore a partire da quello agricolo, che l’emergenza Covid e l’attuale guerra in Ucraina stanno dimostrando essere centrale per il nostro Paese. Va ricordato che l’agricoltura conquista l’appeal delle nuove generazioni, ma purtroppo nel Varesotto il problema della scarsità di suolo agricolo è reale: la nostra è purtroppo una delle province più cementificate in Italia”.
“Siamo pronti a partecipare attivamente ai futuri progetti e iniziative che da questa legge prenderanno piede – aggiunge il presidente di Coldiretti Varese Fernando Fiori – a cominciare dall’osservatorio regionale sulle politiche giovanili, per rappresentare anche in questo contesto il contributo che i giovani agricoltori possono dare all’intera società a partire dal lavoro quotidiano nei campi”.
I giovani – afferma Coldiretti Varese – hanno quindi consentito di mantenere viva la tradizione dell’agricoltura prealpina ma, allo stesso tempo, hanno di fatto rivoluzionato il mestiere dell’agricoltore, impegnandosi in attività multifunzionali che vanno dallo sgombero neve alla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche all’agricoltura sociale per l’inserimento delle fasce debli, fino alla sistemazione di parchi, giardini, strade e alla cura del paesaggio o alla produzione di energie rinnovabili.
Le nuove generazioni di agricoltori – conclude la Coldiretti – sono in prima fila anche nella rivoluzione digitale nelle campagne italiane con un’impresa agricola giovanile su tre (31%) che applica oggi tecniche di agricoltura di precisione, secondo un’analisi Coldiretti sulla base del rapporto del Centro Studi Divulga. Ma tra i giovani molto apprezzato è anche l’utilizzo dei social per la promozione delle proprie attività: più di uno su tre (37%) usa i social network, con Facebook che rimane il canale preferito (71%).
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