Cosa c’è nel garage dei politici?

Quando non sono a bordo di un'auto blu, i politici preferiscono le auto "popolari"

autista

La maggior parte viaggia a bordo di auto blu per rappresentanza istituzionale, sicurezza e servizio. Ma cosa c’è nel garage privato dei politici nostrani? Cosa possiamo discernere dalle scelte di mezzi che hanno fatto personalmente?

Spiare la vita degli altri è uno sport nazionale molto diffuso. Le vite dei personaggi pubblici riempiono da sempre le notizie e alimentano le conversazioni gossip in ogni salotto e bar. Artisti, sportivi e politici sono sotto l’occhio vigile di paparazzi e curiosi, anzi a volte misurano la propria popolarità in virtù del seguito che hanno. I politici, sulla carta, sono obbligati alla trasparenza dalla legge per l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti del febbraio 2014 e dal decreto trasparenza del 14 marzo 2013, che definisce in dettaglio come e cosa debba essere reso pubblico.

Tuttavia, andando a spulciare i documenti si scopre ben presto che i dati sono provvisori, mancanti, scritti a mano e poco comprensibili, senza nessuno standard che li renda veramente accessibili e confrontabili. L’illusione della trasparenza è evidente, oltre che la forma, anche per quanto riguarda gli elementi sostanziali. Prendendo ad esempio il caso dei beni mobili, i veicoli intestati risultano quasi sempre pari a zero, tranne in alcuni casi, tra i quali a caso citiamo:

Vittorio Colao, 60 anni, Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, ex amministratore delegato mondiale di Vodafone, dichiara una Volkswagen Touran del 2014 e una Mini Countryman, del 2020;
Mariastella Gelmini, 48 anni, Ministro per gli affari regionali e le autonomie, dichiara una Fiat 500 giardinetta, del 1978;
Mara Carfagna, 47 anni, Ministro per il Sud e la coesione territoriale; ex-modella e show-girl, dichiara una Volkswagen UP del 2017;
Roberto Brunetta, 72 anni, Ministro per la pubblica amministrazione, residente a Venezia, dichiara 5 auto non meglio identificate immatricolate nel 1968, 1992, 1999 (2), 2006.
– Giorgia Meloni, 45 anni, Presidente di Fratelli d’Italia, ex-Ministro per la gioventù, dichiara una Mini Cooper S del 2011 e una Citroen C1 del 2009.

Per sapere cosa guidano i politici bisogna utilizzare altre fonti, per lo più giornalistiche, che rivelano i mezzi privati attribuiti ad alcuni dei più noti esponenti politici.
Giuseppe Conte, 58 anni, presidente del Movimento 5 Stelle ed ex-Presidente del Consiglio dei Ministri, probabilmente vorrebbe guidare una Jaguar ma per ora la tiene gelosamente custodita nel suo garage (https://www.motorimagazine.it/auto-giuseppe-conte/).

Luigi Di Maio, 35 anni, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ex- capo politico del Movimento 5 Stelle, dicono sia molto fiero della Mini Cooper del 1993, completamente ristrutturata da lui stesso e che considera la sua seconda fidanzata (https://www.quattromania.it/2021/07/05/luigi-di-maio-auto-blu-sua-macchina-pezzo- unico/).

Matteo Salvini, 49 anni, segretario federale della Lega, ex-Ministro dell’Interno, non dichiara veicoli intestati, guida una Volkswagen Passat ed è spesso avvistato a bordo di una Fiat 500X (https://www.motorimagazine.it/auto-matteo-salvini/).

Matteo Renzi, 47 anni, leader di Italia Viva, ex-presidente del Consiglio, è uno dei pochi che sembra appoggiare le auto elettriche che gli sono state regalate: una Nissan Leaf, una Renault Fluence Z.E. e una Toyota Prius Plug-in (https://www.motorimagazine.it/auto-matteo-renzi-elettriche/).

Enrico Letta, 56 anni, Segretario del Partito Democratico, ex-Presidente del Consiglio dei Ministri, dopo essere stato visto anni fa una volta alla guida di una Fiat Ulysse auto aziendale della moglie Anna Fregonara non ha lasciato altre tracce.

Mario Draghi, 75 anni, Presidente del Consiglio dei Ministri, ex-Presidente della Banca centrale europea, non dichiara auto proprie, ma stando alle cronache guida una Volkswagen Passat e una BMW (https://www.italiaoggi.it/news/nessun-premier-europeo- viaggia-su-auto-straniere-perche-draghi-e-arrivato-in-vw-2507857; https://www.iltempo.it/politica/2021/03/02/news/meccanico-mario-draghi-rivela-un-giorno- da-pecora-macchine-moglie-serena-torte-26395756/amp/).

Le scelte sembrano spesso non casualmente orientate verso auto “popolari”. Lo è certamente la Volkswagen Passat, disegnata la prima volta da Giorgetto Giugiaro nel 1973, era l’auto di un salumiere di Milano, famoso solo nel suo stretto cerchio famigliare, mio padre. Dopo 30 anni, lo storico modello della casa tedesca sta per andare in pensione per essere sostituita da un’auto tutta nuova e 100% elettrica. Chissà se i nostri faranno l’upgrade. Anche la Mini è nata popolare. La prima versione nasce nel 1959, come auto compatta a bassi consumi dopo la crisi del golfo di Suez, che nel 1956 aveva causato scarsità di benzina e aumento dei prezzi (la storia si ripete sempre con variazioni interessanti).

L’esperienza quotidiana di spostamento in auto dei politici rimane quella dell’auto di rappresentanza. Le auto blu in Italia sono circa 30 mila, e comprendono sia le auto di servizio dei Comuni e degli altri enti pubblici, sia le 2432 auto di vera rappresentanza con autista. Qui troviamo delle auto decisamente meno popolari, dove, tranne qualche eccezione italiana, come la Maserati GranTurismo a benzina, con motore V8 e la Levante, versione SUV del tridente, spopolano le tedesche: dalle Audi berline e SUV top di gamma alle BMW Station Wagon con tutti gli optional inclusi.

“In ogni situazione ciascuno assume un contegno e un atteggiamento esterno per sembrare come vuole che lo si creda. Perciò si può dire che il mondo è composto soltanto da maschere”. François de La Rochefoucauld.

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Pubblicato il 23 Maggio 2022
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