Varese

Dalle Bestie di Satana all’indagine sul bene e il male: “Poco più di un fatto personale” in scena al Sacro Monte

All’interno del Festival Tra Sacro e Sacro Monte martedì 26 luglio alle 21 (spettacolo sold out): Marco Di Stefano, ideatore dello spettacolo di Karakorum Teatro e La Confraternita del Chianti, ci racconta come è nato e come si è sviluppata l’idea

26 Luglio 2022

Uno spettacolo che parte da una delle ferite aperte più profonde della provincia di Varese, la storia delle Bestie di Satana, il gruppo che si è reso protagonista di omicidi e induzioni al suicidio sul finire degli Anni Novanta nei boschi di Somma Lombardo.

A mettere in scena “Poco più di un fatto personale” all’interno del Festival Tra Sacro e Sacro Monte sono Chiara Boscaro e Marco Di Stefano, per la regia di Stefano Beghi. Sul palco, allo Spazio Yak di Varese (evento spostato per le previsioni meteo che danno pioggia), martedì 26 luglio alle 21 (spettacolo sold out) ci saranno Marco Di Stefano, Susanna Miotto, Alice Pavan, Riccardo Trovato, Fabio Zulli, al suono Antonello Ruzzini.

A raccontarci come è nato questo spettacolo è proprio Marco Di Stefano, 41 anni, all’epoca dei fatti (la vicenda delle Bestie di Satana emerse nel gennaio 2004) un giovane studente della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi: «Rimasi colpito da una delle prime foto pubblicate sui giornali, la metà di quei ragazzi immortalati davanti al mercato di Sinigaglia a Milano li conoscevo (foto sotto), erano più meno ragazzi della mia età che frequentavano locali che frequentavo anche io e che avevano amici in comune con me – racconta Di Stefano, autore e regista teatrale -. Da allora mi è scattata la molla, diventata quasi un’ossessione, di ricavarci uno spettacolo teatrale. Un anno fa, quando la mia compagnia, La Confraternita del Chianti, si è affiliata a Karakorum Teatro, ho finalmente potuto lavorarci, portando il nostro lavoro, mio e di mia moglie Chiara Boscaro, a Varese, in una terra che quelle vicende le ha vissute e che ancora non ha saputo dare una spiegazione logica a quelle tragiche vicende».

«Nello spettacolo non trattiamo la cronaca, ma partiamo da quei fatti per porci delle domande: come è possibile che delle persone come noi, con lo stesso background e le stesse amicizie si trasformino e facciano scelte radicalmente diverse, opposte dalle nostre, chi sceglie l’arte e chi sceglie la violenza – spiega Di Stefano -. Si parla di scelte, di sliding doors. Siamo partiti da una vicenda che ci ha colpiti e che portiamo in scena con 5 attori che dialogano indagando il concetto di bene e male, di come si è sviluppato e come è cambiato crescendo. È una scelta che ci poniamo ogni giorno, magari inconsciamente».

«Nello spettacolo si parla di provincia, soprattutto perché è nella provincia che è maturata la vicenda delle Bestie di Satana – continua Di Stefano -. C’è un monologo di una delle attrici dedicato a questo tema, ma non ci siamo concentrati su cosa è meglio o cosa è peggio, se la periferia o la città. La provincia può generare un senso di noia o di vuoto che alcuni di quel gruppo variegato si è trovato a colmare nella maniera più sbagliata e insensata possibile. Nello spettacolo si parla anche di droga, di pulsione alla morte che da adolescenti colpisce tutti e di tanto altro. Non diamo risposte precise, il nostro lavoro è porre domande, che condividiamo col pubblico. Portare il nostro spettacolo all’interno di questo Festival che ci piace molto è un onore. Io di mestiere faccio l’autore e il regista, non sono un attore, vado in scena col coraggio dei folli, ma sono molto contento di farlo con uno spettacolo che tratta tematiche forti come quelle che trattiamo noi, con un tema morale forte come l’eterno dualismo tra il bene e il male».

26 Luglio 2022
Tommaso Guidotti
tommaso.guidotti@varesenews.it

A VareseNews ci sono nato. Ho visto crescere il giornale e la sua comunità, sperimentando ogni giorno cose nuove. I lettori sono la nostra linfa vitale, indispensabili per migliorare sempre.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.