Il killer di Carmela Fabozzi incastrato dal gps dell’auto
La Procura ha ricostruito minuto per minuto spostamenti e azioni di Sergio Domenichini, l'uomo accusato di aver ucciso Carmela Fabozzi, grazie a telecamere, cellulari e soprattutto il sistema gps della sua auto
Ci sono orari precisi e accurati a raccontare le ultime ore di Carmela Fabozzi, la donna uccisa a Malnate il 22 luglio scorso per la cui morte ieri è stato arrestato Sergio Domenichini un’ex guardia giurata di Malnate, pregiudicato per furti, reati contro il patrimonio e truffe, anche ad anziani.
La Procura di Varese ha infatti ricostruito minuto per minuto ciò che sarebbe successo in quella casa di corte di via San Vito e nelle ore successive grazie a tre elementi: il sistema gps installato nell’auto di Domenichini per fini assicurativi, i cellulari della vittima e le videocamere di sorveglianza.
Dagli accertamenti sui movimenti della persona sottoposta a indagini il giorno del delitto emerge la sua presenza sul luogo del fatto alle ore 12, ora che il medico legale fa risalire all’omicidio. Sergio Domenichini viene ripreso dalle telecamere della zona mentre passa ripetutamente con l’auto sotto casa della vittima e dai tabulati telefonici risultano due chiamate verso Carmela Fabozzi, la prima alle 11.47 e la seconda alle 11.59, entrambe senza risposta. Tutti i movimenti sono confermati anche dal sistema gps installato sull’autovettura presa a noleggio il giorno precedente ed è questo stesso dispositivo che registra la sosta del mezzo all’interno della corte di via Sanvito -proprio nei pressi della scala d’accesso al condominio ove è collocata l’abitazione della vittima- alle ore 12.05.
Quello che succede all’interno dell’abitazione potrà essere chiarito solo dall’interrogatorio di Domenichini. Secondo gli investigatori però –che si sono avvalsi anche dei rilievi e degli accertamenti del Ris di Parma–l’uomo avrebbe usato un pesante vaso di vetro blu per colpire la signora Carmela, lasciando sullo stesso otto impronte digitali. Non solo: dopo l’omicidio avrebbe camminato più volte per l’abitazione seminando dietro di sé impronte di scarpe “dalla suola molto particolare”, un dettaglio che tornerà utile nel giorno del fermo. Prima di uscire dall’abitazione Domenichini avrebbe poi preso con sé i due cellulari della vittima sui quali si ipotizza la presenza di messaggi o chiamate.
Due fratture alla testa, così è morta la povera Carmela Fabozzi nella sua casa di Malnate
Un omicidio che si è consumato in una manciata di minuti dal momento che -seguendo sempre le tracce del Gps- Fabozzi rientra a casa, ci rimane per 16 minuti e alle 12.48 arriva ad un autolavaggio. A quel punto le telecamere di sicurezza documentano un cambio di pantaloni e di scarpe avvenuto a casa e mentre l’indagato aspetta la fine del lavaggio interno ed esterno dell’auto ritirata il giorno precedente dall’autonoleggio alle 12.52 uno dei cellulari di Carmela Fabozzi cessa ogni attività (l’altro era spento dal giorno precedente). Alle 13.07 la pulizia dell’auto è finita, Domenichini risale sul mezzo e nel pomeriggio effettua continui passaggi nella zona dell’abitazione della vittima, senza apparente motivo.
Verso le 19 di quella stessa giornata il figlio di Carmela Fabozzi scopre l’omicidio e iniziano le indagini. Nel frattempo Domenichini è in viaggio con la compagna verso la località scelta per passare la vacanze dove rimarrà fino al 17 agosto, lasciando l’hotel senza saldare il conto. Quello stesso giorno l’uomo viene fermato e la sua auto perquisita: all’interno gli investigatori trovano proprio le scarpe “dalla suola molto particolare” usate il giorno dell’omicidio e sulle quali sono state trovate alcune macchie di sangue umano che nei prossimi giorni saranno oggetto di ulteriori accertamenti.
Nel frattempo i funerali di Carmela Fabozzi sono stati fissati per martedì prossimo, 23 agosto, alle ore 15,30 nella chiesa parrocchiale di San Martino a Malnate.
Il presunto omicida di Malnate da due anni accompagnava anziani e malati
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