“Il Focus Day Nuove Imprese Femminili, un’occasione da non perdere”
Ilaria Broggian, presidente Comitato Imprenditoria Femminile Varese presenta l’appuntamento di sabato 24 settembre al Centro Congressi Ville Ponti e racconta di un settore dove c'è molto fermento
Un’intera giornata per conoscere, scoprire e soprattutto informarsi sul mondo dell’imprenditoria femminile nel Varesotto. Sabato 24 settembre è in programma il Focus Day Nuove Imprese Femminili, promossa dal Comitato Imprenditoria Femminile insieme al Punto Nuova Impresa di Camera di Commercio di Varese, in collaborazione con Associazioni di Categoria, SUAP del Comune di Varese, Ordini dei Commercialisti di Busto Arsizio e Varese, Ordine dei Consulenti del Lavoro e Rete al Femminile di Varese. Una iniziativa di informazione, networking e assistenza che ha come idea di base quella di promuovere la nascita e lo sviluppo di nuove imprese femminili sul territorio varesino, di aprire una nuova strada a tutte le donne che hanno un’idea in testa e vogliono renderla concreta. L’evento è quindi un momento dove sarà possibile ascoltare testimonianze di imprenditrici impegnate in settori, ma anche incontrare esperti del settore. Ilaria Broggian, presidente Comitato Imprenditoria Femminile Varese spiega perché questa giornata è così importante e come sta l’imprenditoria femminile oggi.
L’iniziativa si inserisce nella Settimana Europea per lo sviluppo sostenibile (ESDW), in linea con l’obiettivo 5 per l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di donne e ragazze
Cosa vuole essere il Focus Day Nuove Imprese Femminili?
«È una delle iniziative messe in pista dal Comitato Imprenditoria Femminile Varese, che lavora con la Camera di Commercio di Varese e rinato a fine 2021 con l’obiettivo di fornire strumenti e informazione ad un settore che ha sempre più voglia di crescere. In questi mesi abbiamo lavorato tanto in questo direttiva. Ad esempio, recentemente Camera di Commercio di Varese ha deciso di dare una sorta di premialità alle imprese femminili che partecipano ai bandi. Inoltre, abbiamo organizzato corsi di formazione e informazione proprio sui bandi ai quali possono partecipare le imprese, una serie di iniziative legate al mondo della scuola pensando alle future generazioni e molto altro. La giornata dunque, si inserisce in questo contesto e all’interno della Settimana Europea per lo sviluppo sostenibile (ESDW) e vuole essere un’occasione dove le aspiranti imprenditrici possono avere la possibilità di incontrare tutti i soggetti che possono essere utili per far nascere e sviluppare un’impresa con la corretta consapevolezza e solidità imprenditoriale. Inoltre, ci sono imprenditrici che parlano e raccontano la loro esperienza, oltre alla possibilità di fare business matching».
Come sta l’imprenditoria femminile nel Varesotto?
«La pandemia ha avuto un impatto negativo sicuramente maggiore sulle imprese femminili rispetto a quelle maschili. In molti casi la donna si è fatta carico della famiglia posticipando i progetti imprenditoriali, bisogna poi considerare che i settori più colpiti dalla pandemia sono stati quelli dove sono impegnate le donne. Al momento il settore è però in ripresa: nel secondo trimestre del 2022 il numero di imprese femminile nel Varesotto è di 12.474, ovvero circa il 20,9% di tutte le imprese attive del territorio. Un dato che supera la media lombarda che è del 19, 6% ma che è sotto quella nazionale che si attesta intorno al 22, 7%. Le imprese femminili sono una realtà importante, aziende per lo più di piccole dimensioni e individuali».
In quali settori economici e con quali modalità è maggiormente impegnata l’imprenditoria femminile oggi?
«Una su quattro è nel commercio: servizi alla persona, attività immobiliare, in parte nel manufatturiero. Crescono molto l’intrattenimento, il marketing e la pubblicità. Le donne iniziano poi ad assumere ruoli prima solo maschili, come nella consulenza informatica ad esempio. Dopo la pandemia la crescita delle imprese femminili si attesta intorno al 2,4%, quelle maschili al 1,7%».
Quali sono le sfide del futuro secondo lei?
«La sfida è quella di puntare sulle nuove generazioni, sulla loro formazione con l’idea di crescere con maggiore consapevolezza e preparazione per poter confrontarsi con un mondo ancora prettamente maschile. Il concetto di indipendenza economica poi è fondamentale anche per un’autentica parità di genere. E poi sfruttare tutto quello che il mondo economico può garantire, come può essere questa giornata. C’è molto fermento nel nostro territorio e si spera ce ne sia sempre di più».
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