Perché in urologia è importante la prevenzione: le raccomandazioni del dottor Danilo Centrella

Il medico chirurgo, direttore della struttura complessa di urologia del Verbano Cusio Ossola, parla della prevenzione secondaria e dell'utilità degli esami di screening o del check up

centrella

La pillola di salute parla di prevenzione e della cura che ciascuno di noi deve mettere nella tutela del proprio corpo che è un tempio, come dice il dottor Danilo Centrella medico chirurgo specialista in urologia e andrologia e direttore della struttura complessa di urologia del Verbano Cusio Ossola. 

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 Ci sono molti detti popolari che, in realtà, hanno un grossissimo significato nello stato di salute. Servivano a insegnare ai giovani come comportarsi, ve ne cito qualcuno: vegliare alla luna e dormire al sole fa malattia; cena corta vita lunga cena lunga vita corta. 

Tra i più importanti, che tutti ricordiamo, c’è “ una mela al giorno toglie il medico di torno” che insegnava ai giovani la corretta alimentazione. Uno dei più importanti, poi, dice “Prevenire è meglio che curare”. Cioè agiamo prima per evitare di trovarci in ritardo a correggere le malattie. Da qui sono partiti gli esami o screening, termine anglosassone che vuol dire rastrellare, o check up, che vuol dire fare i controlli periodici.

Il nostro Ministero della Salute ne ha proposti tre in particolare come prevenzione secondaria perché la prevenzione primaria insegna a comportarsi con l’alimentazione e lo stile di vita per evitare le malattie.
La prevenzione secondaria è andare a cercare delle fasce di rischio nella popolazione, quelle che possono essere le malattie nella fase iniziale per curarle in maniera più corretta . Esempio su tutti il tumore della mammella o il tumore del colon o quello della cervice uterina. 

Voi sapete che nel tumore della mammella viene programmata la mammografia ogni due anni nelle donne dai 50 ai 70 anni, nel tumore della cervice uterina ogni tre anni alle donne dai 25 ai 65 anni viene proposto il pap test oppure la ricerca del sangue occulto nell’uomo dai 50 ai 70 anni. 

Questi sono quelli che vengono fatti gratuitamente alla popolazione su base volontaria. Ed è importante farli. Poi, ce ne sono tanti altri in realtà, ma spetta al medico di base o al cittadino stesso, o al soggetto stesso poterlo proporre. 

In urologia, in realtà, non è così seguito.  Voi sapete che la società italiana di urologia ha definito che in realtà soltanto due uomini su 10 fanno degli esami preventivi, addirittura nei giovani il 5% fa esami preventivi. Una volta andava meglio, perché con le visite di leva si potevano fare già nel giovane, a 18 anni, per scoprire delle malattie ancora prima che insorgessero i segni. Quindi è importante che noi stessi  ci sottoponiamo a degli esami di screening.

Uno dei più importanti urologici è il PSA: questo esame del sangue che diagnostica l’ingrossamento, l’ infezione, il tumore della prostata in stadio precoce, ma ce ne sono molti altri , per esempio nel bambino dagli 11 ai 14 anni , o nell’adulto Addirittura  le linee guida dicono ai 40 anni va fatto un esame di screening con l’urologo per diagnosticare malattie infiammatorie o tumorali che colpiscono già il giovane come la prostatite cronica, il tumore del testicolo o addirittura le dispermia cioè le problematiche nella fertilità.

Soprattutto è importante perché il medico diventa un tutor non soltanto negli esami, ma anche nell’insegnare il corretto stile di vita evitando i fattori di rischio perché il nostro corpo è un tempio e quindi va dedicato  il tempo necessario per curare in maniera adeguata allo stile di vita e per far sì che utilizzare il tempo adesso evita di utilizzare energia e tempo maggiore in in futuro durante la malattia.

Chi volesse maggiori informazioni può visitare il sito del dottor dottor Danilo Centrella, medico chirurgo, specializzato in urologia e andrologia e direttore della struttura complessa di urologia del Verbano Cusio Ossola www.danilocetrella.it.

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Settembre 2022
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