Varese
“La linea sottile”: il fascismo, la Svizzera e la frontiera alla biblioteca Civica di Varese
La presentazione del libro di Francesco Scomazzon “La linea sottile” si terrà alla biblioteca Civica di Varese
Il fascismo, la Svizzera e la frontiera: tre parole riassunte in un titolo, “La linea sottile”, che dischiude una serie di domande destinate a portare in primo piano un tema oggi centrale nel dibattito politico e culturale, quello dei confini.
Una questione ancora più affascinante se inquadrata in un contesto storico dove quella tormentata linea che divide Italia e Svizzera nella prima metà del Novecento, diventa tratto unificante di una regione in cui le differenze politiche, sociali ed economiche sfumano, dando vita a una realtà del tutto peculiare.
Area di congiunzioni e smerci, la frontiera che separa in quel “lungo Ventennio” dittatura e libertà, fascismo e democrazia, è calamita per esuli e trafficanti, antifascisti e contrabbandieri, carrefour di contatti, scambi e azioni umanitarie: una “zona franca” per il disordinato apparato poliziesco fascista, ma anche fertile terreno che si rivelerà cruciale nel modellare il destino delle future democrazie, nonché dei rinnovati contatti tra l’Italia e la Svizzera del dopoguerra.
Di questo e di altro si parlerà nella presentazione del libro di Francesco Scomazzon “La linea sottile” che si terrà alla biblioteca Civica di Varese, in via Sacco 9 mercoledì 30 novembre, alle 18 in sala Morselli. Interviene con l’autore Michele Mancino, vicedirettore di VareseNews