Vergiate commemora i caduti della Grande Guerra

Dopo la deposizione delle corone di fiori ai monumenti dedicati ai Caduti nelle varie frazioni la celebrazione si è svolta al sacrario della Casa del fanciullo

celebrazioni 4 novembre 2022 vergiate

Vergiate ha commemorato i caduti della Grande Guerra 1915 – 1918 e ha celebrato la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Con la deposizione delle corone d’alloro ai monumenti dei caduti delle guerre nelle frazioni di Cuirone, Cimbro, Sesona, Corgeno e Vergiate, sono stati ricordati i caduti della Grande Guerra (foto Alessio Luisetto).

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La commemorazione dei caduti della Grande Guerra a Vergiate 4 di 11

La celebrazione si è conclusa al Sacrario Internazionale presso il Villaggio del Fanciullo, sacrario voluto fortemente da padre Oreste Cerri, dove è stata deposta una corona d’alloro al monumento e alla fine della Santa Messa don Claudio Bernasconi ha ricordato lo stesso Padre Cerri dove riposa presso lo stesso con un momento di raccoglimento e di preghiera.

Presenti alla Celebrazione il primo cittadino Daniele Parrino, il Gruppo Alpini Sez. di Vergiate, alcuni rappresentanti della Fanfara dei Bersaglieri “A. Vidoletti”, l’Associazione Nazionale Carabinieri Sez. Vergiate, il Maresciallo dei Carabinieri della locale Stazione Antonio Di Lullo, il Comandante della Polizia Locale Gaspare Ancona e la Presidente del Villaggio del Fanciullo Gina Fiorani.

Di seguito il discorso celebrativo del Sindaco, Daniele Parrino:

«Il 4 Novembre è un giorno importante per la storia del nostro paese: si celebra in questa data l’armistizio che nel 1918 pose fine alle ostilità tra l’Italia e l’Austria-Ungheria, nell’ambito della prima guerra mondiale. É doveroso ricordare tutti coloro che nei campi di battaglia hanno dato la propria vita per la patria e tributare loro la nostra più sincera riconoscenza per averci consegnato un Italia libera, indipendente e unita. La libertà e l’indipendenza di un popolo costituiscono il bene più prezioso e rappresentano la condizione indispensabile per l’affermazione della democrazia e delle libertà individuali. Commemorare le date fondanti della nazione è l’espressione della volontà di un popolo di ricordare, attraverso dei momenti rituali, quanto i nostri antenati hanno fatto per noi, sacrificando anche la propria vita, ponendo le basi sulle quali si fonda il nostro vivere civile.

Il ricordo dei nostri eroi deve scuotere e stimolare il nostro impegno quotidiano all’interno delle istituzioni, delle nostre famiglie e della nostra comunità. Queste ricorrenze dovrebbero diventare sempre di più occasione di studio, di riflessione e di confronto, altrimenti il passato rischia di non aiutarci a comprendere il presente: abbiamo l’obbligo di ricordare affinché non si perda la memoria storica.

Il rischio è quello del disimpegno civico; come se la conquista della libertà e della pace fossero state acquisite una volta per tutte e non rappresentassero, invece, una conquista che si consolida nella vita di tutti i giorni, nelle nostre famiglie, sui luoghi di lavoro, nei luoghi della politica e nella società. Il concetto di patria, affievolitosi in Italia negli ultimi decenni, deve ritornare a rappresentare per tutti ed in particolare per i giovani, un riferimento fondamentale del vivere civile. Una patria in cui tutti si riconoscono, tesa a costruire la più grande patria europea.

La nostra Nazione, in questa ricorrenza, celebra anche le forze armate che dobbiamo ringraziare per il contributo dato all’unificazione, alla costruzione della patria e per l’impegno nelle varie missioni internazionali. Infine, celebriamo anche la giornata dell’Unità Nazionale cioè il ricordo dell’armistizio siglato a Villa Giusti (Padova) con l’Impero austro-ungarico, la cui conseguenza più immediata fu la riannessione di Trento e Trieste che, storicamente, pose fine all’unificazione territoriale, politica e istituzionale dell’Italia, così come la conosciamo oggi. L’auspicio che giunge a tutti voi è che la passione civile per il bene comune sia la vera guida in modo che la nostra cittadinanza sia davvero attiva e sappia coltivare quei principi che hanno consentito di creare un’Italia unita per affrontare con intelligenza le future sfide nazionali, europee e internazionali».

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Pubblicato il 06 Novembre 2022
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