“Lettera alla mia famiglia (im)perfetta”: le parole di Nicolò Maja al “Camomilla Award”
Il giovane sopravvissuto alla strage di Samarate ha ricevuto un premio dal presidente del Senato La Russa durante l'evento "Women for Women". Le sue parole lette da Marco Bocci
Nicolò Maja è tornato ad apparire in pubblico, al di fuori delle udienze del tribunale, e lo ha fatto per ricevere un premio significativo. Il giovane sopravvissuto alla strage familiare di Samarate – il padre Alessandro lo ferì gravemente dopo aver tolto la vita a sua madre Stefania e a sua sorella Giulia – è intervenuto all’evento “Women for Women against violence – Camomilla Award” tenutosi ieri sera (lunedì 27) a Palazzo Lombardia.
Il 24enne ha ricevuto un riconoscimento dalle mani del presidente del Senato, Ignazio La Russa, e le sue parole contenute nella “lettera aperta alla mia famiglia (im)perfetta” sono state lette dall’attore Marco Bocci.
«Eravamo una famiglia felice e serena e non riesco ancora a capire cosa è successo e perché mio papà ci ha colpito nel cuore della notte. Mi sento in colpa – la frase è rivolta a mamma e sorella – per non avervi potuto difendere, per essere sopravvissuto».
La serata del Camomilla Award è stata condotta da Malika Ayane e da Beppe Convertini per la regia di Antonio Centomani; nel corso dell’evento, tra i premiati, anche l’attrice luinese Sarah Maestri.
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