Scoprire la bellezza a passo lento, i cammini protagonisti alla Bit di Milano
I tragitti lombardi da percorrere a piedi come risorsa da potenziare. È l'obiettivo espresso da tutti gli attori che hanno partecipato alla tavola rotonda di domenica 12 febbraio
Sostenibile, accessibile e sempre più grande. La rete dei cammini della Lombardia è una ricchezza per tutti i turisti che vogliono vivere la bellezza e la cultura di un territorio in modo più dolce, ma rappresenta anche un’opportunità per la crescita del tessuto economico su cui tante realtà – comprese le istituzioni – hanno cominciato a investire. Proprio i cammini sono stati al centro di una tavola rotonda alla Bit (Borsa internazionale del turismo) domenica 12 febbraio a Milano.
«I cammini – ha raccontato Anna Maria Zerboni di UnionCamere Lombardia – rappresentano un elemento importante del turismo e sono strettamente interconnessi ai territori. Con la pandemia c’è stata una grande crescita anche per via della volontà di vivere il turismo di prossimità. Le Camere di commercio sono impegnate perché i cammini sono una vera opportunità per tanti operatori economici».
«Regione Lombardia – ha affermato Monica Abbiati, Direzione generale di Autonomia e Cultura – si sta impegnando da anni e sta lavorando in modo più strutturato perché i cammini intersecano tanti elementi. La cultura è centrale e la nostra regione ha in questo settore una grande ricchezza. Noi abbiamo scelto di costituire un tavolo aperto a tutti gli operatori dei cammini in modo da accompagnarli nella loro crescita. L’obiettivo finale è quello di avere una mappatura più precisa possibile».
Il progetto Linc, Lombardia in cammino è stato il punto di partenza e ne ha parlato Attilia Cozzaglio di Triwu. «Da 12 realtà siamo passati a 32 itinerari e diversi di questi partono da Milano. Nella regione Insubria abbiamo diversi cammini e riscontriamo sempre più richieste e interesse. La via Regina, il sentiero del viandante e la Via Francisca sono i punti di riferimento. Tutti ben infrastrutturati. Anche nel mantovano si trovano diverse realtà con una offerta molto interessante».
Alessandra Licheri dell’Associazione WABI ha raccontato i cammini di Bergamo e Brescia. «All’interno del dossier per la loro candidature come capitale della cultura è stato inserito il progetto del cammino delle sorelle che verrà inaugurato a breve. Insieme con questo c’è il cammino del Vescovado, quello delle Grazie, in parte quello del Mercatorum e la Via Priula. Si sta lavorando anche per un percorso intorno al lago di Garda. Sono segnali di territori molto attivi. Un caso particolare è Pavia che è un crocevia di tanti cammini con le istituzioni che si stanno impegnando per mettere in rete tanti soggetti».
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