Dirigenti furiosi contro la norma anticorruzione che impone il limite di 9 anni nella stessa scuola

L'incontro tra le rappresentanze sindacali dei presidi e il direttore dell'Ufficio scolastico si è concluso con pochi passi avanti. Un incontro chiarificatore è stato fissato al Ministero il 30 marzo

Generico 02 Jan 2023

Ci sono pochi margini di trattativa ma i dirigenti scolastici voglio andare fino in fondo. Nel pomeriggio di oggi, nella sede dell’Ufficio scolastico regionale, i rappresentanti sindacali dei dirigenti hanno espresso perplessità verso l’indicazione che impone loro il trasferimento dopo 9 anni trascorsi in una scuola. Le ragioni della disposizione del Ministero sono in un impulso dell’Agenzia nazionale anticorruzione, Anac, che equipara i dirigenti della scuola ad altri funzionari della Pubblica amministrazione.

Il rischio di corruzione nella scuola è basso, ammette anche l’Anac, ciononostante l’arrivo di ingenti fondi legati al PNRR ha indotto l’Agenzia a un giro di vite.

L’ufficio scolastico pur condividendo le perplessità e i molti problemi che il provvedimento comporterebbe ( problemi di tipo economico, legati alla possibilità di mantenere o meno la propria fascia di appartenenza, e problemi di carattere logistico, per la probabile occorrenza di casi in cui per attuare la rotazione un dirigente debba essere spostato in sedi molto lontane, o di altra provincia, per non parlare delle complessità legate alla gestione di eventuali casi di L. 104) ha chiarito che il Ministero ha già definito la formula da inserire nel piano anticorruzione che andrà presentato entro il 31 marzo. Per capire nel dettaglio le ripercussioni che avrà questa direttiva occorre conoscere i criteri di dettaglio. Per esempio, non è chiaro se la misura riguarderà solo i dirigenti a cui scade il contratto triennale o a tutti coloro che hanno superato i tre mandati, anche prima della scadenza del contratto.

In Lombardia si prevede che siano 180 i dirigenti che hanno superato i tre mandati e a questi se ne aggiungerebbe un’altra ventina con più di 12 anni di permanenza nella stessa scuola. In totale, i dirigenti lombardi sono 1014. I sindacati hanno sottolineato i grossi disagi che si creeranno anche in considerazione della scadenza del primo triennio di incarico di 270 dirigenti neo immessi che, potenzialmente, potrebbero chiedere anche la mobilità nelle regioni di provenienza.

I dirigenti attendono ora il confronto diretto nazionale tra ministero e parti sindacali che si terrà il 30 marzo. Il giorno successivo andrà presentato il piano anticorruzione.

Scuole in allarme: l’anticorruzione impone ai dirigenti il tetto di 9 anni nello stesso istituto

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Pubblicato il 24 Marzo 2023
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